1,8 milioni di franchi, ovvero più di 1,6 milioni di euro: tanto ha fruttato la collezione dei grandi formati di Giorgio Pinchiorri di Domaine de la Romanée-Conti 1985, 12 Jeroboam e 12 Mathusalem del Domaine de la Romanée-Conti, già di suo preziosissime, comprese le etichette numero 1 inedite sul “Millesime 1985” dei diversi crus del mito di Borgogna (Romanée-Conti, La Tache, Richerbourg, Echezaux, Grands Echezeaux e Romaneé St Vivant), universalmente riconosciuto come una delle più grandi annate del ventesimo secolo, che non si sono mai mosse cantina dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, assoluti protagonisti dell’asta “Kingdoms” mandata in scena, tutta a distanza, dalla casa svizzera Baghera Wines.
Nel dettaglio, il top lot assoluto è stato quello delle 6 Mathusalem “n. 1”, battuto per 832.680 euro, seguito dal lotto gemello, ma in Jeroboams, aggiudicato per 377.481 euro, mentre la 6 litri di La Tache 1985 (bottiglia n. 2) è stata battuta per 111.024 euro, mentre quella di Romaneé St Vivant (Bottiglia n. 3), è stata aggiudicata per 61.063 euro. Con la collezione di Giorgio Pinchiorri, divisa in 14 lotti, che è stata di gran lunga la protagonista di un’asta che, nel complesso, ha incassato 3,2 milioni di euro, con il 100% dei lotti venduti.
“24 grandi bottiglie tra le più preziose e ricercate al mondo sono volate questa domenica verso una nuova destinazione, un nuovo “custode” che spero avrà, come ho potuto avere io, la cura e l’amore - ha commentato Giorgio Pinchiorri - di preservare questo patrimonio enologico unico al mondo. Al team di Baghera Wines vanno i miei più sinceri ringraziamenti per aver saputo proporre i nostri gioielli ad un pubblico ideale mettendo in campo la professionalità e una profonda conoscenza dei vini stessi e del mondo delle aste indispensabili per valorizzare al meglio un bene di eccezione. Agli amici Michael Ganne e Julie Carpentier dedico il mio più caro sentimento di riconoscenza per la sensibilità umana, il rispetto e la capacità di ascolto che hanno dimostrato fin dal nostro primo incontro per organizzare questo importante evento. Grazie!”.
“Nelle particolarissime condizioni di quest’anno 2020 “Kingdoms” ci ha regalato molte soddisfazioni, una vendita decisamente dinamica, dove gli acquirenti hanno partecipato entusiasticamente, guidati dall’impeccabile qualità dei lotti offerti. Qualunque sia il contesto economico, prevale la passione, quando sono presenti beni importanti di eccellente qualità, non mancano né l’interesse né la partecipazione dei clienti internazionali. Negli ultimi mesi Baghera Wine ha coltivato più che mai il legame con i propri clienti. Le vendite smaterializzate sono state l’occasione per riconnettersi con i clienti in un’altra dimensione, ovviamente, ma sempre nella comunione e la passione per il vino”, ha commentato Michael Ganne, direttore esecutivo Baghera Wines.
Come annunciato dallo stesso Giorgio Pinchiorri, parte dei benefici provenienti dalla vendita della sua collezione battuta in “Kingdoms” saranno devoluti dai titolari dell’Enoteca Pinchiorri a due associazioni, una italiana (che sarà precisata più avanti) e l’altra che è la francese Les Climats du Vignoble de Bourgogne, che tutela il “diffuso” sito Unesco della Borgogna del vino.
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