L’Italia del vino piazza il primo alfiere al vertice della “Top 100 Wines of 2020” by Wine Spectator: è il Barolo 2016 della storica griffe Massolino, cantina plurisecolare di Serralunga d’Alba, a piazzarsi al n. 7. “Un Barolo dallo stile classico dalle eccellente annata 2016 che merita la posizione di rilievo nella nostra lista - commenta Wine Spectator per la sua qualità e per il suo valore”. Un Barolo che, come da tradizione le territorio, è prodotto con il Nebbiolo di più vigneti (Briccolina, Le Turne, Collaretto, Broglio e Damiano a Serralunga, e Parussi a Castiglione Falletto, sottolinea la rivista americana. Un riconoscimento che conferma, sul fronte del Barolo, le grandi attese riposte sull’annata 2016, e che fa ben sperare per ulteriori riconoscimenti per il Belpaese, che punta forte, tra le altre, sull’annata 2015 del Brunello di Montalcino e 2016 di Barolo.
Intanto, alla posizione n. 8, svelata oggi insieme alla n. 7, c’è un Malbec argentino, il Chacayes Los Chacayes 2015 di Bodega Piedra Negra, con i due vini che si aggiungono, nel count down che porterà al vino n. 1 del mondo, al Pinot Noir Ribbon Ridge The Beaux Frères Vineyard 2018 di Beaux Frères, dall’Oregon, al n. 9, e al Brut Champagne La Grande Année 2012 di Bollinger, al n. 10.
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