Se guardando Oltreoceano non si attenuano i timori di possibili dazi Usa sulle importazioni di vino italiano, che ha scampato l’ultima revisione dell’Ustr in seno alla disputa sull’aviazione civile, ma che rischia di finire nel mirino di Washington per la querelle sulle tasse ai big tecnologici, ad Est la situazione è decisamente più serena. Certo, i mercati dell’Est Europa hanno un peso decisamente inferiore rispetto a quello Usa, ma nel 2020, nonostante la pandemia e le conseguenze che ha avuto su consumi ed economia, sono molti i Paesi che segnano crescite delle importazioni di vino italiano interessanti. Tra tutte, l’Ucraina, che, nei primi 10 mesi 2020, ha importato 32,3 milioni di euro di vino dal Belpaese, in crescita del 30% sullo stesso periodo del 2019. E le cose, in futuro, sono destinate persino a migliorare, perché Kiev ha ufficializzato l’abolizione dei dazi sulle importazioni di vino dagli Stati membri dell’Unione Europea a partire dall’1 gennaio 2021. Dopo sette anni dalla firma dell’accordo di libero scambio con l’Unione europea, così l’Ucraina ha azzerato i dazi all’importazione di molte merci, a partire appunto dal vino, su cui gravava un’imposta di 30-40 centesimi di euro al litro.
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