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AGRICOLTURA 4.0

L’agricoltura di precisione continua a crescere, nel 2022 varrà oltre 23 miliardi di dollari

+13,5% in Europa entro 2025. Un white paper di Engineering Spa ha messo in luce trend e scenari di un settore che sta vivendo una nuova rivoluzione
AGRICOLTURA DI PRECISIONE, FUTURO, Non Solo Vino
L’agricoltura di precisione continua a crescere, nel 2022 varrà oltre 23 miliardi di dollari

Dalle immagini satellitari ed aeree per controllare i campi alla mappatura di coltivazioni e terreni, dal monitoraggio della produzione da remoto ai software gestionali e ai sistemi di supporto alle decisioni, fino ai robot per le attività agricole, sfruttando tecnologie come big data e machine learning, Internet of Things e blockchain. L’agricoltura di precisione, ovvero l’utilizzo di tecniche digitali per reinventare, governare e ottimizzare i processi di produzione agricola, continua a radicarsi in tutto il mondo: il mercato globale, che nel 2017 valeva poco meno di 10 miliardi di dollari, nel 2022 supererà i 23 miliardi di dollari (fonte: statista dossier on Smart Agriculture), facendo registrare una crescita entro il 2025 del 13,5% in Europa, del 15,7% in Asia, del 12% in Nord America e del 16% in America del Sud. A rivelarlo è Engineering, uno dei più grandi gruppi tecnologico italiano, che ha pubblicato il white paper “Smart Agriculture”, in cui ha messo in luce i trend e gli scenari tecnologici di un settore che sta vivendo una nuova rivoluzione.

L’introduzione e l’integrazione dei processi tecnologici in agricoltura, raccontano gli esperti di Engineering, condurranno non solo verso una maggiore efficienza produttiva e qualitativa, e quindi a una riduzione dei costi, ma anche a una minimizzazione degli impatti ambientali e a nuove opportunità di lavoro per personale specializzato. Il connubio fra produttività e sostenibilità sarà favorito attraverso un ecosistema integrato di tecnologie e soluzioni per consentire alle aziende agricole di monitorare e controllare i loro processi, garantendo qualità ed efficienza.

Nella pubblicazione si affronta anche il tema della Regulation & Fund Management. Gli impegni e le regole definiti nella nuova Pac, gli indirizzi del Green Deal e del Farm To Fork e gli impegni del Pnrr per un’agricoltura “verde e digitale”, indurranno l’agricoltore italiano ed europeo ad adottare nuovi strumenti tecnologici e piattaforme abilitanti per gestire al meglio le nuove sfide: salvaguardia dell’ambiente, riduzione degli impatti sui cambiamenti climatici, la preservazione degli ecosistemi, e la diffusione di conoscenza all’interno dell’intera filiera agroalimentare.

“Si rimane sorpresi partendo da ciò che ha sorpreso forse tutti, ovvero nell’aver visto crescere in modo esponenziale la domanda rispetto al “fabbisogno” negli acquisti dei prodotti agroalimentari - spiega Alessandro Scandurra, Senior manager e Technical Director PA Central Italy di Engineering - questo cambiamento porta fisiologicamente ad investire nella trasformazione digitale nel settore della Smart Agriculture sotto diversi punti di vista, dall’automatizzare ed aumentare processi e produzione afferenti i prodotti agricoli, al controllo della produzione da remoto attraverso sensoristica per il monitoraggio del bestiame, monitoraggi delle rese e soprattutto attraverso l’utilizzo di strumenti satellitari per il monitoraggio dei campi. Il Covid ha cambiato fortemente il processo produttivo delle aziende agricole anche per via dell’indisponibilità degli agricoltori, si rafforzerà di conseguenza la necessità di monitorare l’intera area dell’azienda agricola tramite immagini satellitari e di regolare i processi di conseguenza. Si prevede che con la pandemia si aumenterà l’adozione del sistema di mappatura di campo per consentire alle aziende agricole di ottimizzare, migliorare i processi. Di certo, va evidenziato come per le aziende che avevano già avviato una “gestione agricola intelligente” attraverso l’introduzione delle tecnologie, è stato possibile garantire continuità nei processi produttivi automatizzati”.

I tre step fondamentali che il settore deve affrontare per unire innovazione e sostenibilità, sostiene Scandurra, sono garantire maggiore accesso al credito alle aziende, ma soprattutto snellire i procedimenti che sottendono all’erogazione dei finanziamenti e dei contributi europei e nazionali da parte della Pubblica Amministrazione, informare le imprese per condurle all’introduzione di nuove tecnologie in azienda e formare il personale al loro utilizzo e fornire alle imprese, anche attraverso la Pubblica Amministrazione, servizi e soluzioni diversificati in base alle esigenze.

“Noi di Engineering - conclude Scandurra - ci proponiamo come system integrator in grado di mettere a fattor comune l’esperienza in ambito tecnologico e le forti competenze di dominio acquisite sulla materia, sia in ambito pubblico che privato. Affianchiamo i nostri stakeholder nella costruzione di nuovi ecosistemi a partire dalla conoscenza del contesto, delle normative, dei processi di produzione, fino all’implementazione delle soluzioni software”.

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