Sarà pure la settima arte, ma il cinema è di gran lunga la più popolare, forte di una innata capacità di arrivare, letteralmente, a chiunque. Non solo sul grande schermo, perché durante la pandemia, con i cinema rimasti chiusi praticamente per un anno e mezzo, drammi, commedie, polizieschi, thriller, supereroi e quant’altro hanno continuato a farci emozionare, divertire e commuovere in tv. Diventata, specie nei mesi di lockdown, l’unica evasione da una quotidianità a dir poco complessa. Da qualche anno, poi, vecchi e nuovi broadcaster, hanno puntato forte su contenuti di grandissima qualità, con serie e film che nulla hanno da invidiare alle produzioni cinematografiche, tanto che ormai i contorni sono sempre più sfumati: registi ed attori di Hollywood non solo non disdegnano il piccolo schermo, ma lo abbracciano con piacere. Di pari passo, è cresciuto a dismisura il prestigio degli Emmy, i premi organizzati ogni anno dalla Television Academy, sempre più gli “Oscar della televisione” e tra i momenti più attesi dallo starsystem, che da qualche anno brinda italiano. Se nelle ultime edizioni, a riempire i flûte sono state le bollicine del Trentodoc della griffe Ferrari della famiglia Lunelli, il brindisi ufficiale dell’edizione n. 73 degli Emmy, che tornano in presenza, il 19 settembre, a Los Angeles, nella cornice del Live Event Deck, sarà, invece, il Franciacorta.
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