La maggior parte dei Paesi europei, a partire dai tre produttori principali (Italia -9%, Spagna -14% e Francia -27%), registrano un calo della produzione significativo, paragonabile a quello visto nella campagna 2017/2018, passata alla storia come una pessima annata per il settore vino. Le gelate di primavera, la siccità estiva, la grandine, i picchi di caldo a settembre, insieme agli attacchi delle malattie della vite in alcuni Paesi, sono i principali responsabili di queste basse rese, come emerge dalle stime sulla campagna 2021/2022 del Copa-Cogeca, la principale organizzazione di rappresentanza agroalimentare europea, che riunisce il Copa, che rappresenta gli agricoltori, e il Cogeca, voce delle cooperative, che ha come presidente del Gruppo di Lavoro Vino Luca Rigotti (alla guida anche del gruppo trentino Mezzacorona, ndr), tra le realtà della cooperazione del vino più importanti del Trentino e d’Italia, e del settore vitivinicolo dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentare.
I cambiamenti climatici sono ovviamente tra i temi più urgenti che il settore è costretto ad affrontare quotidianamente, e su cui sta investendo in modo consistente, al centro anche dell’incontro sul futuro del settore organizzato proprio dal Gruppo di Lavoro Vino del Copa-Cogeca, che ha messo sul tavolo anche il cambiamento dei modelli di consumo, la nuova Pac e l’apertura di nuovi mercati.
“Gli eventi climatici vissuti quest’anno - commenta Luca Rigotti - mostrano la misura in cui i cambiamenti climatici stanno impattando sull’agricoltura, e indicano le sfide che il settore vitivinicolo dovrà affrontare in futuro. I viticoltori sono ben consapevoli di queste sfide, e il settore ha già messo in atto diversi progetti di sostenibilità, appoggiati da certificati di qualità. Tuttavia, per continuare su questo percorso virtuoso e andare oltre, i viticoltori hanno bisogno di risorse e tempo adeguati, ed essere accompagnati da ricerca e tecnologie innovative, strumenti fondamentali per mantenere la competitività dei vini Ue sui mercati internazionali”.
Spostando l’analisi sul momento vissuto dal mercato del vino, per LucaRigotti è “agrodolce, perché da un lato si registrano andamenti positivi, con la ripresa dei consumi dopo la riapertura del settore Horeca e con la ripresa delle esportazioni, spinte anche dalla sospensione delle tariffe Usa (a Francia, Spagna e Germania), nel contesto del contenzioso Airbus/Boeing. Dall’altra parte, constatiamo con grande preoccupazione che i costi di produzione e di trasporto sono aumentati in modo esponenziale. In particolare, i costi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti sono saliti in alcuni casi a livelli non sostenibili e ingiustificati, rischiando così di erodere le marginalità e compromettere la nostra competitività”, conclude il presidente del Gruppo di Lavoro Vino Copa-Cogeca Luca Rigotti.
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