Il mondo del vino riparte da Parigi con Vinexpo Wine Paris, la prima grande fiera del settore (da oggi al 16 febbraio) dopo due anni dalla forzata pausa legata all’emergenza covid. In mezzo a incontri e affari, tra i temi rilevanti, prevale una nuova consapevolezza nei confronti del consumatore, sempre più al centro non solo delle attività di marketing e comunicazione delle aziende vinicole, ma anche della creazione di nuovi prodotti e dell’orientamento della produzione. Come racconta un’analisi, presentata da SoWine, Brand Content Factory francese da sempre molto attenta al settore wine & spirits. In cima ai trend che si consolidano per i consumatori c’è l’attenzione al biologico e al biodinamico, che, secondo i relatori, “in etichetta diventa più un imperativo che una tendenza, facendosi sempre più valore fondante dell’identità di marca anche ad alto livello, con le grandi maison e chateau di Bordeaux”.
In parallelo, cresce l’attenzione verso una filiera più corta, legata ad un immaginario geografico e culturale più familiare. La rivendicazione della produzione in Francia, ad esempio, va oltre il tema della tracciabilità e diventa un modo di veicolare la fierezza dell’origine del prodotto, dando vita ad una sorta di etica locale nella scelta. Marie Mascré, Directrice Associée di SoWine, spiega a WineNews: “i consumatori hanno cambiato il loro rapporto con i brand, che ora oltrepassa l’individualità: si creano community intorno ai marchi, fondate sulla condivisione dei valori e degli stili di vita. Un ritorno alla comunità, quasi una spiritualità collettiva, soprattutto dopo il periodo di distanziamento sociale. Negli ultimi mesi sono nati club di consumatori, affezionati ad uno specifico brand, non solo nel settore wine & spirit”.
La comunicazione, dopo mesi difficili, riprende ad essere positiva, rilevando un rinnovato ottimismo dei consumatori.
E così, la natura torna ad essere un tema chiave, che guida anche le esperienze del tempo libero, come viene proposto da Roederer e Gucci. La cultura e la conoscenza si sviluppano intorno al prodotto, le aziende aumentano il livello di condivisione delle informazioni, mettendo a disposizione dei consumatori i dettagli dell’origine e le chiavi di realizzazione del prodotto stesso. Il prossimo trend sarà l’Nft (Non Fungible Token, di cui WineNews ha già raccontato tante applicazioni al mondo del vino e della ristorazione, ndr), che, attraverso la digitalizzazione, crea un nuovo modo di collezionare esperienze: nel mondo del vino sarà una nuova frontiera per i collezionisti, che investiranno non solo nell’arricchimento della loro cantina, ma anche in esperienze immateriali.
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