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VINO E POLITICA

Emendamenti al Cancer Plan Ue: il verdetto sul filo di lana. In ballo il domani del vino

Secondo i pessimisti mancherebbero un centinaio di voti (molti francesi), secondo gli ottimisti siamo già oltre la soglia 355. L'esito solo domattina
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A Strasburgo si decide il domani del vino

Secondo le stime peggiori, mancano ancora un centinaio di voti per raggiungere la maggioranza a favore degli emendamenti sul Cancer Plan Ue, che vorrebbero reintrodurre la distinzione tra consumo e abuso, che manca nella relazione Beca, ed evitare che, in ogni caso, passi l’idea di far introdurre avvisi sulle bottiglie simili a quelli sulle sigarette. Secondo quelle migliori, invece, si dovrebbe essere qualche decina di voti sopra la soglia richiesta dei 355 “si”. Fatto sta che, in queste ore davvero cruciali, nella Plenaria di Strasburgo dell’Europarlamento, si lavora “uomo a uomo” per convincere gli indecisi ad appoggiare gli emendamenti presentati dagli eurodeputati Paolo De Castro (che, stamani, a WineNews, si è detto molto fiducioso) ed Herbert Dorfmann.
All’appello per il voto, che inizia alle ore 20, paradossalmente, da quanto apprende WineNews, potrebbero mancare diversi voti favorevoli da parte dei deputati francesi, nonostante questa mattina il Ministro dell’Agricoltura francese abbia spiegato come la “posizione nazionale” Oltralpe sia favorevole a non introdurre nessun “warning” in etichetta, precisando poi, però, che ogni eurodeputato di Francia (Paese in cui, vale la pena ricordarlo, nonostante il grande valore economico e culturale del vino, da anni è in vigore la legge Evin, piuttosto restrittiva in materia di comunicazione e promozione del vino, e non solo) avrebbe fatto la sua scelta. Ma anche sul fronte italiano, che tendenzialmente appoggia trasversalmente gli emendamenti, non mancano voci fuori dal coro.

“Forza Italia voterà tutti gli emendamenti a favore del settore vinicolo italiano. Nella relazione della commissione del Parlamento europeo per la lotta al cancro c’è un errore fondamentale, bisogna chiarire la differenza tra uso e abuso di alcol”, ha detto il Coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, aggiungendo che “c’è una tendenza, come per il Nutriscore, ad attaccare la dieta mediterranea e questo tentativo va respinto con forza”.
Anche Elisabetta Gualmini (Pd) spinge perchè passino gli emendamenti all’Europarlamento, per “fare in modo che il rapporto Beca (Beating Cancer) chiarisca la differenza netta tra abuso di alcol - nocivo alla salute e da combattere - e consumo moderato e responsabile di vino e bevande alcoliche, che invece fa parte della nostra dieta mediterranea. Occorre essere chiari: uso moderato e abuso di vino non sono la stessa cosa. Gli emendamenti presentati in aula, chiedono inoltre di eliminare la richiesta di apporre sulle bottiglie di vino etichette o avvertenze sanitarie come quelle che troviamo sui pacchetti delle sigarette: si tratterebbe di introdurre una specie di “bollino nero”, che avrebbe ripercussioni economiche molto significative sulle nostre aziende vitivinicole e sul settore agricolo. Sto lavorando per un testo equo e bilanciato che salvaguardi certamente gli obiettivi legati alla salute, senza tuttavia penalizzazioni non giustificate alle filiere produttive di tutto il Nord-Est”.
Anche la Lega, a quanto pare, voterà compatta a favore degli emendamenti: “dobbiamo e vogliamo fermare la follia di chi, con riferimento agli alcolici, non vuole fare distinzione tra abuso e consumo moderato, o che peggio vorrebbe apporre un bollino nero sulle bevande alcoliche per scoraggiarne l’acquisto”, sottolinea l’eurodeputata leghista Gianna Gancia. “A Strasburgo - prosegue - è una giornata cruciale per l’economia e l’export del nostro Paese, con le odierne votazioni sugli emendamenti e sul testo finale della strategia europea sul cancro, che sarà la base di lavoro per la Commissione Europea. Sarà fondamentale respingere gli attacchi di chi, nascondendosi dietro motivazioni pseudo-scientifiche, conduce una crociata diretta e sistematica contro il made in Italy e le sue eccellenze”.
Tutti allineati, dunque? Non proprio. “La Lega fermi subito gli eurodeputati che a Strasburgo chiedono di abolire importanti proposte sui tumori rari, sui tumori pediatrici, sulla collaborazione scientifica a livello europeo. È in atto un attacco strumentale fatto sulla pelle di chi soffre e delle loro famiglie”, dice in una nota l’eurodeputata Pd Alessandra Moretti, che aggiunge: “la Lega è contro la creazione di un centro di eccellenza che coordini la ricerca europea, contro l’acquisto comune di farmaci salvavita antitumorali per i tumori rari ed infantili. Salvini davvero vuole tutto questo? Per la tutela delle nostre eccellenze agroalimentari, il Pd in Europa ha condotto una battaglia sul made in Italy eliminando il Nutriscore e mettendo al centro della strategia per il contrasto al cancro la dieta mediterranea, vino a tavola compreso”.
In ogni caso, tutto si deciderà nelle prossime ore, e domattina prima si conoscerà l’esito del voto sugli emendamenti, che, a quanto pare, si gioca sul filo di lana, e poi quello sulla relazione Beca complessiva che, invece, è decisamente più scontato.

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