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GUERRA

La Vodka Stolichnaya cambia nome: sarà solo “Stoli”, dal nome del gruppo di Yuri Shefler

La presa di posizione dell’imprenditore russo scappato nel 2002 dal regime di Vladimir Putin. Gli impianti, da allora, furono spostati in Lettonia

Le multinazionali abbandonano in fretta e furia la Russia, con cui hanno fatto affari, in ogni settore economico, fino a due settimane fa. Le istituzioni, sportive, accademiche e scientifiche, estromettono atleti, ricercatori e professori russi, persino al di là delle loro posizioni. Dagli scaffali di mezzo mondo scompare la Vodka, che, però, spesso e volentieri, è polacca, perché è in Polonia che si producono le più buone. Serpeggia, ovunque, un sentimento anti-russo che travalica il buonsenso e supera in certi casi le posizioni decise dai Governi e dalle Istituzioni internazionali. Eppure, sono tanti i russi che, negli anni, hanno costruito la loro carriera all’estero, proprio per scappare da un Governo dispotico come quello di Vladimir Putin.

Tra questi c’è Yuri Shefler, scappato dalla Russia nel 2002 e oggi imprenditore di primissimo piano nel settore wine & spirits, che, con Tenute del Mondo, sussidiaria di Stoli Group, ad ottobre 2021 ha rilevato da Angelina Jolie il 50% di Château Miraval, punto di riferimento dei rosè di Provenza. Ma Shefler possiede anche realtà vinicole come l’argentina Achaval Ferrer e la spagnola Arínzano, oltre ad una quota di minoranza (intorno al 25%) nel gruppo Tenute di Toscana (controllato, in larghissima maggioranza, dalla famiglia Frescobaldi), che raggruppa cantine mito del vino italiano e mondiale, da Masseto ad Ornellaia a Bolgheri, a Luce a Montalcino.

Nella home page del sito del gruppo di Yuri Shefler si viene adesso accolti da un messaggio di vicinanza all’Ucraina e di ferma condanna a Putin: “Stoli Group ha una lunga storia di lotta al regime russo. Condanniamo inequivocabilmente l’azione militare in Ucraina e sosteniamo il popolo ucraino”. Un messaggio che scava un solco ancora più profondo tra l’imprenditore ed il suo Paese Natale, che ha deciso di cambiare il nome della popolare vodka “Stolichnaya”, in segno di dissenso contro il regime di Putin e l’invasione russa dell’Ucraina. Lo racconta la Cnn, citando una nota della società produttrice, in cui si annuncia che il distillato, commercializzato come russo, sarà ora venduto e distribuito semplicemente come “Stoli”: gli impianti di produzione, già nei primi anni 2000, furono trasferiti in Lettonia, mentre la società ha ora sede in Lussemburgo. L’azienda, già qualche giorno fa, aveva annunciato - ricorda la Cnn - che avrebbe utilizzato solo ingredienti slovacchi, assicurandosi che nessuno fosse di provenienza russa.

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