Che l’Italia sia una delle eccellenze del vino è una realtà certificata dai numeri: nel settore siamo il primo esportatore e produttore mondiale, un patrimonio che abbraccia tutto il Belpaese e che può vantare ben 76 Docg, 332 Doc e 118 Igt. Ma la leadership è tricolore anche quando si parla di ricerca: grazie a 120 pubblicazioni che, complessivamente, hanno totalizzato 1.439 citazioni, secondo l’Australian Journal of Grape & Wine Research, Osvaldo Failla, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia dell’Università Statale di Milano, è il ricercatore più prolifico a livello internazionale nel settore della viticoltura tra il 1950 e il 2020. Ad evidenziarlo un articolo pubblicato sulla rivista che ha condotto un’indagine bibliometrica sull’andamento della ricerca scientifica dei settori enologico e vitivinicolo sulla base degli articoli peer-reviewed scritti in lingua inglese recuperati dal database Scopus.
Laureato in Scienze Agrarie nel 1984 e Dottore di Ricerca nel 1992, gli oltre trent’anni di attività di ricerca nel settore della biologia e genetica della vite hanno consentito al professor Osvaldo Failla, 62 anni, allievo del professor Attilio Scienza, tra i massimi esperti al mondo di viticoltura ed enologia, di collaborare e pubblicare con più 300 ricercatori di oltre 30 Paesi del mondo, spiega una nota dell’Università di Milano.
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