Addio a Tony May, lo storico ristoratore napoletano che ha fatto fortuna a New York contribuendo a fare grande la cucina italiana negli States. Da emigrante in cerca di fortuna ad imprenditore straordinario capace di mettere a tavola star come Michael Douglas, Catherine Zeta Jones, Sylver Stallone, Sophia Loren, Sharon Stone, Harrison Ford, Demi Moore, Tom Hanks, Ron Howard, Luciano Pavarotti, ma anche finanzieri, industriali, artisti e politici che non hanno rinunciato ad assaggiare almeno una volta la sua famosa cucina.
A dare la notizia della scomparsa di Tony May a 84 anni nella sua casa di New York è stata la famiglia. La figlia Marisa ha seguito le orme del padre. Tony May è stato il titolare del famoso e centralissimo ristorante “San Domenico” (venduto nel 2008) al 240 di Central Park South, tra la Seventh Avenue e Broadway, a pochi passi da Time Warner e Lincoln Center, una icona del Made in Italy a tavola e frequentato dalle star e dalle persone che contano. Una storia di successo e da copertina quella di May, al secolo Antonio Magliulo, che lasciò giovanissimo la provincia di Napoli per sfondare in America. Dopo la gavetta arrivarono i successi: a Manhattan fece il cameriere al “Rainbow Room”, uno dei ristoranti del Rockefeller Center, nel 1964 diventa maitre e nel 1968 direttore del locale che poi diventò di sua proprietà trasformando le sale al piano n.65 del grattacielo in un ristorante abbinato a un night club che ha ospitato i maggiori jazzisti. Nel 1997 Tony May inaugurò nelle Twin Towers altri due ristoranti: il “Gemelli” e il “Pasta Break” per la clientela del distretto finanziario di Manhattan ma, purtroppo, l’11 settembre 2001 entrambi furono distrutti nell’attacco terroristico al World Trade Center.
Negli anni Novanta l’allora presidente Oscar Luigi Scalfaro conferì a Tony May il titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ma nella sua carriera numerosi sono stati i premi istituzionali ricevuti. Ristoratore, ma anche scrittore, il suo libro “Italian Cuisine: Basic Cooking Techniques” è diventato un cult.
Tony May è stato anche il fondatore del The Italian Culinary Institute (Icif) e membro del Cia - Culinary Institute of America, oltre che fondatore e presidente del Gri Gruppo Ristoratori ItaloAmericani. Un gigante dell’enogastronomia italiana: con il fratello Mimmo Maiolo ha importato e fatto conoscere tutte le specialità regionali italiane in America.
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