I grand cru di Bordeaux e della Borgogna, ma anche le griffe della Valle del Rodano e dalla Loira, insieme ad alcune delle più prestigiose etichette italiane e spagnole, per un totale di 4.500 bottiglie provenienti dalla cantina de “La Grande Maison”, il celebre ristorante due stelle Michelin di Bernard Magrez, che ha chiuso i battenti nel 2020 e che, in passato, è stato il regno del mitico chef cuisinier Joël Robuchon e dal suo successore Pierre Gagnaire, finiscono sotto il martello virtuale di iDealwine, leader mondiale delle aste di vini online e prima casa d’aste di vini francese, da oggi al 28 aprile.
Il 25% del catalogo di questa collezione privata è composto da grand cru di Bordeaux: una selezione che oscilla tra vecchie annate dei grandi classici di Sauternes e Barsac (Château d’Yquem, Doisy-Daëne, Rieussec, Rabaud-Promis, Sigalas-Rabaud), bottiglie provenienti dalla Rive Droite (Angélus, Ausone, Cheval Blanc), icone intramontabili della Rive Gauche (Lafite-Rothschild, Latour, Mouton-Rothschild, Cos d’Estournel, Pontet-Canet, Haut-Brion, Smith-Haut-Lafitte) e vini di nicchia (Clos du Jaugueyron, Clos Puy Arnaud, Closerie des Moussis). Con oltre 1.400 bottiglie la Borgogna mette in avanti i suoi tesori grazie a griffe emblematiche come i domaine de la Romanée-Conti, de l’Arlot, Coche-Dury, Méo-Camuzet, Bonneau du Martray, Dujac, Dugat-Py, Eugénie, Comtes Lafon, Jacques Prieur, Leflaive, Roulot, Dauvissat e Liger-Bélair.
La Francia la fa sicuramente da padrona in questa collezione privata, ma alcune delle più prestigiose etichette italiane e spagnole spiccano nel catalogo. L’Italia è rappresentata dai Sassicaia della Tenuta San Guido, dai Chianti Classico del Castello di Ama e dai Barolo e dai Barbaresco di Gaja. Tra le etichette spagnole troviamo in particolare numerose annate di Unico della tenuta Vega Sicilia (dal 1983 al 2004).
Nel catalogo fanno capolino - con le loro tenute più prestigiose - anche altri territori del vino di Francia, come la Valle del Rodano e la Loira, con Chateau Rayas nelle sue più belle annate, i vecchi Hermitage La Chapelle di Paul Jaboulet (1985, 1988, 1989), gli Hermitage Blanc e Rouge di Jean-Louis Chave, alcuni Condrieu di Georges Vernay e alcuni Côte-Rôtie di Jamet (1998 e 2012). La Loira è presente con oltre 400 bottiglie ed è rappresentata dai Pouilly-Fumé Astéroïde e Buisson Renard di Didier Dagueneau, dai Saumur e Saumur-Brézé di Guiberteau, dai Vouvray di Huet, dai Chinon del Domaine Charles Joguet e dagli eleganti Sancerre di François Cotat e Vincent Gaudry. E ancora, la Provenza, il Languedoc-Roussillon e il Beaujolais, con etichette come Trévallon, Château Simone, Domaine Tempier, Grange des Pères, Montcalmès, Mas Jullien, Coume del Mas, Peyrus, Clos Marie, nonché i famosi biodinamici Jean Foillard e Marcel Lapierre.
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