In un’epoca sempre più digitale, nel bene e nel male, anche il vino si adegua. E ora arriva anche il “primo marketplace al mondo dove comprare direttamente vini pregiati con criptovalute”. Ad annunciarlo è l’Italian Wine Crypto Bank, “la prima Banca del vino che mette insieme per la prima volta grandi vini italiani, blockchain e criptovalute”.
Oltre 40 prestigiose cantine italiane con i loro vini migliori - Planeta, Tua Rita, Giuseppe Cortese, Tenuta l’Impostino, Le Chiuse, Elena Fucci, Tasca d’Almerita, Mazzei - Castello di Fonterutoli, Fontanafredda, Podere Il Carnasciale, tra le altre, spiega una nota stampa - sono associate al progetto che punta a creare nuovi consumatori in un bacino di utenza che raggiungerà, a breve, 1 miliardo di utilizzatori e un’economia stimata in 4,67 miliardi di dollari alla fine del 2021”.
Chi compra il vino in cripto, spiega la Italian Wine Crypto Bank, ha diritto ad un bonus unico: “se lo lascia in custodia dell’Iwbc (Italian Wine Crypto Bank) per un termine fisso in deposito doganale (in Italia), a condizioni climatiche e di luce perfette, e con copertura assicurativa totale. L’Iwbc gli pagherà in vino (a scelta dal suo catalogo) fino al 50% di qualunque incremento ha avuto la cripto usata per l’acquisto durante il periodo di custodia (che può continuare anche dopo). Questo si aggiunge al rendimento medio che hanno i vini pregiati, che secondo l’indice Liv-ex 1000 rimane in costante crescita, all’8,6%, sin da agosto del 2020”. E, prossimamente, arriverà anche il “Cellar Metaverse” ...
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