02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
STORIE DI IMPRESA

130 anni di made in Italy, tra caffè e vino. E Champagne. La storia di Hausbrandt e Martino Zanetti

L’azienda triestina oggi riunisce il marchio del caffè, Col Sandago, in terra di Prosecco Docg, la birra Theresianer e lo Champagne Martin Orsyn

130 anni di storia di impresa made in Italy partita con il caffè, che resta il core businesses del gruppo, e poi arricchita con il vino, da Col Sandago, in terra di Prosecco Docg, al più recente progetto dello Champagne Martin Orsyn, nato nel 2021, passando per la birra con un marchio storico come Theresianer: è il ritratto del gruppo Hausbrandt, guidato da Martino Zanetti, che, nel 2021, ha sviluppato un fatturato di 73 milioni di euro (di cui il 48% all’export). Una realtà poliedrica, che ha sempre fatto dell’innovazione uno dei suoi tratti caratteristici, in una storia iniziata a Trieste nel 1892, che si è sempre intrecciata con l’evoluzione civile, economica e culturale dell’Italia.
Azienda che ha sempre avuto un legame profondo con la sua città natale, “ricca di fermento e stimoli intellettuali costanti, cui si deve il costume dei caffè come luoghi d’incontro e di ritrovo “degli artisti”. Una città in cui tutt’oggi si respirano influenze mitteleuropee, con una forte propensione all’apertura e allo scambio culturale e commerciale reciproco”, spiega una nota del gruppo. E se il marchio “Specialità Caffè Hausbrandt”, nato proprio nel 1892, ha identificato la prima torrefazione della storia italiana, e nel 1900 è arrivato il primo sistema brevettato di tostatura Grevenbroich a motore elettrico, già tra il 1910 ed il 1920 l’azienda investì in comunicazione, lavorando con il grande pittore e pubblicitario triestino Marcello Dudovich, e negli anni Sessanta del 1900 arrivò “Moka”, il primo logo animato Hausbrandt, figlio dell’estro creativo di Luciano Biban (che oggi, per i 130 anni, è stato rivisitato, ndr).
Poi, nel 1996, l’acquisizione, da parte dello stesso Martino Zanetti, di Col Sandago, chicca enologica nel cuore del territorio del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Docg, che si estende per 40 ettari sulla collina chiamata Col Sandago che dà appunto il nome alla cantina di Susegana, e dove viene coltivato anche il Wildbacher, vitigno a bacca rossa, giunto dalla Stiria, che prende origine da una piccola zona della Schilchergegend, situata nel Deutsch-Landberg, in Austria. Ed ancora, nel 2021, la nascita del progetto legato alla Champagne, ovvero Martin Orsyn, con un obiettivo chiaro: “creare una nuova “bollicina per eccellenza”, garante di alta qualità e di importante percepito”. Per realizzarlo è stato individuato un partner in Francia con cui intraprendere un percorso, un piccolo viticoltore nella zona della Montagne de Reims, “cui è stato richiesto di mixare la forza e il know how della bevanda francese per eccellenza con un’interpretazione tutta italiana”. E ancora, spiega Hausbrandt, “per il nome, per propria normativa, lo Champagne richiede un patronimico, per cui ci si è ispirati alle discendenze di Martino Zanetti”. I vini, seppur diversi tra loro per uvaggi e affinamenti, hanno un obiettivo chiaro: puntare su freschezza e piacevolezza, per intercettare il pubblico più giovane. A partire dal packaging, fatto di colori a tinte forti e piene, alternate alla lucentezza dei colori metallici, “marchio di fabbrica” del gruppo Hausbrandt. “La forte presenza di colore, la genuinità della novità, fanno sì che si alleggerisca il concetto che è sempre ruotato intorno allo Champagne - spiega ancora il gruppo guidato da Zanetti - ovvero di inacessibilità, di élite e di formalità. Questo è un aspetto che fa parte della “sfida” del progetto, ovvero la differenziazione dai competitors di Champagne, aspetto non poco rilevante, vista e considerata la storia e l’aura che da sempre questo vino riveste”. Una nuova, bella sfida, per guardare al futuro, dopo 130 anni di storia.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli