Una magnum di Champagne Avenue Foch 2017 è stata battuta a Londra, dal giovane imprenditore britannico Shammi Shinh, a 2,5 milioni di dollari. Cifra che rende lo Champagne della maison di Chamery il più caro mai venduto. Con un però. La puntata, fatta da due fratelli italiani, Giovanni e Piero Buono, investitori coinvolti nel mercato delle criptovalute, nella moda e nella tecnologia, è legato principalmente all’NFT che conferisce la proprietà intellettuale ed i diritti dell’ormai famosa “Bored Ape Mutant”(letteralmente, la “scimmia mutante annoiata”) e di tutti gli altri disegni presenti sulla bottiglia.
La curiosità, come riporta il quotidiano “Wall Street Journal”, è che l’acquisto non è stato fatto in criptovaluta, come si potrebbe facilmente immaginare, ma in dollari. Nonostante ciò, l’obiettivo, evidente, è quello di puntare ancora una volta i riflettori sulle potenzialità dei token non fungibili, puntando proprio su una delle collezioni più famose, gli NFT Mutant Ape Yacht Club, creati da Yuga Labs, e diventata a marzo la quinta collezione di NFT a superare 1 miliardo di dollari in vendite. E se invece che uno step in avanti degli NFT del vino, i 2,5 milioni di dollari spesi per la magnum di Champagne Avenue Foch 2017 rappresentassero, invece, l’inizio di una nuova era nei rapporti tra vino ed arte?
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