02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
LOCALI

I migliori bar, cocktail, chef e pasticcerie d’Italia sul podio dei “Barawards 2022”

Bargiornale, la storica rivista dei professionisti del “fuori casa”, premia, a Milano, le eccellenze dell’ospitalità made in Italy

Il “Drink Kong” di Roma è il Cocktail Bar dell’anno, “House of Ronin” a Milano il Bar rivelazione dell’anno, “The Doping Bar” il Bar d’Albergo dell’anno; doppietta per “Atrium Bar” del Four Seasons Firenze, con il Bartender e il Bartender under 30 dell’anno; Milano dominatrice nel mondo dolce: “Frau Knam” la Pasticceria dell’anno e “Diego Crosara” il Pasticcere dell’anno. La provincia trionfa con “Bugan Coffee Lab” a Bergamo (Bar caffetteria dell’anno), “Quanto basta” a Lecce (Bar team dell’anno), “Billi’s Original Family” ad Arezzo (Paninoteca dell’anno) e Alessandro Billi del “Billis” di Tortona (Cuoco dell’anno). Ecco i migliori nel “Barawards 2022”, che ogni anno premiano le eccellenze dell’ospitalità made in Italy, secondo la rivista Bargiornale https://www.bargiornale.it - la voce più autorevole per i professionisti del fuori casa - in collaborazione con Dolcegiornale, Hotel Domani e Ristoranti (Gruppo Tecniche Nuove).
Il Premio Sanpellegrino Cocktail Bar dell’anno va al “Drink Kong” di Roma, grazie al grande lavoro fatto dal suo fondatore Patrick Pistolesi, che ha portato il locale nell’olimpo dei migliori locali del mondo. Doppio riconoscimento per lo staff d’eccellenza de l’“Atrium Bar” del Four Seasons Hotel Florence: Edoardo Sandri e Simone Corsini, rispettivamente head e senior bartender del prestigioso bar fiorentino, uno dei primi bar d’albergo a diventare un punto di riferimento anche per la clientela cittadina, si sono aggiudicati il Premio Vantguard Bartender dell’anno (Sandri) e il Premio Campari Group Bartender under 30 dell’anno (Corsini). Premiato più volte nel corso delle otto edizioni di Barawards, il “Quanto basta” di Lecce, da ormai dieci anni sulla cresta dell’onda, guidato dagli inossidabili Diego Melorio e Andrea Carlucci, si è aggiudicato il Premio Ice Cube Bar team dell’anno.
Non è l’unico riconoscimento andato alla provincia, a testimonianza di una capacità diffusa di fare ospitalità di alto livello che si estende a tutta l’Italia. Così il Premio Paninoteca dell’anno, istituito per il primo anno, è andato a “Billi’s Original Family” di Arezzo, che fa della scelta della carne il punto chiave per questo locale polifunzionale con dimensioni, menu e porzioni decisamente king size. Milano protagonista per i nuovi locali: il Premio Barceló Bar rivelazione dell’anno è andato a “House of Ronin”, un angolo di Oriente a Milano, che occupa un intero palazzo offrendo un sofisticato concetto di ospitalità declinata sia sul mondo cocktail sia in cucina, con il ristorante. Il Premio Bar d’albergo dell’anno va, invece, al “The Doping Bar” dell’Aethos Milan: atmosfera glamour, arredi vintage e miscelazione di alto livello. Ancora un successo per il gruppo Farmily, capitanato da Flavio Angiolillo, presenza costante nelle varie edizioni di Barawards con i suoi locali e i suoi esponenti di spicco: quest’anno si aggiudica con Francesco Bonazzi del “Mag La Pusterla” il Premio Gamondi Bar Manager dell’anno. Walter Gosso di “Rinaldi 1957” si aggiudica il Premio Brand Ambassador Spirits&co dell’anno. Il Premio Engine Bartender italiano all’estero dell’anno va ad un italiano dall’altra parte del globo: Stefano Catino, imprenditore poliedrico, che, con il suo “Maybe Sammy” di Sydney, ha permesso all’Australia di comparire nella mappa delle mete con i migliori cocktail bar del mondo.
Sono tre i protagonisti dei riconoscimenti dedicati al mondo del caffè: il primo è Maurizio Valli, che, dopo aver vinto nel 2015 il Premio come Barista dell’anno, quest’anno con la moglie Ines Del Prato porta al trionfo nel Premio Cameo Professional Bar Caffetteria dell’anno il “Bugan Coffee Lab” di Bergamo alta, piccolo scrigno dedicato a chi vuole degustare, più che gustare, un buon caffè. A vincere il Premio Bloom Specialty Coffee Barista dell’anno è Dario Fociani, dopo aver vinto con il suo “Faro Specialty Coffee” di Roma. Il premio per il Brand Ambassador dell’anno coffee & more è andato ad Andrea Antonelli di “Pulycaff”, tra le figure di riferimento nel mondo della caffetteria.
Ci sono due istituzioni milanesi, una storica e una recente, dietro i riconoscimenti che Barawards ha assegnato al mondo della pasticceria. Il Premio Chocolate Academy Pasticcere dell’anno va a Diego Crosara, un curriculum pieno di medaglie alle spalle e un presente di mente creativa alla storica “Pasticceria Marchesi 1824”. Il Premio Isa Bar Pasticceria/gelateria dell’anno va, invece, ad un nuovo locale, “Frau Knam”, che unisce il brand di uno dei pasticceri più celebri d’Italia al gusto della moglie Alessandra Mion nel creare dolci, confetture, tisane & co. pensati per i palati femminili.
Nella ristorazione, Barawards si conferma una fucina di giovani talenti: diversi, negli anni, i cuochi e i ristoranti premiati che sono poi assurti all’olimpo della ristorazione nazionale. Tra gli chef più promettenti della nuova generazione c’è Davide Pulejo, che con l’omonimo ristorante si aggiudica il Premio EasyCassa Ristorante rivelazione dell’anno: una rivelazione di cui si è subito accorta anche la Guida Michelin, assegnando al “Pulejo” una stella dopo pochi mesi di attività. Sono invece due le stelle per “Glam”, il ristorante della galassia Bartolini nel cuore di Venezia, dentro il lussuoso Palazzo Venart, che sotto la guida del resident chef Donato Ascani ha saputo reinterpretare i piatti della tradizione veneziana in chiave contemporanea: è suo il Premio Ristorante d’albergo dell’anno.
Tutto da scoprire il vincitore del Premio Diplomático Cuoco dell’anno: Alessandro Billi, che, dopo aver lavorato nelle cucine di grandi chef e aver girato il mondo, ha scelto con il fratello gemello Filippo di rientrare nella natia Tortona per dare vita al loro concetto di “fun dining”, a testimonianza della verve dissacratoria con cui vuole guardare a un modo troppo pomposo di fare alta cucina. Infine, il Premio Hotel rivelazione dell’anno è andato a un gioiello dell’ospitalità italiana: il “Borgo Santandrea” di Amalfi, tornato agli antichi fasti dopo una intelligente ristrutturazione che ne ha fatto rivivere le atmosfere anni Sessanta del Novecento delle origini.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli