Nel 2021 che ha segnato, almeno in parte, la ripartenza del turismo mondiale, poi consolidata nel 2022 appena concluso, il business delle vendite in stazioni, porti, aeroporti e crociere, il cosiddetto “Travel & Retail”, ha mosso poco più di 50 miliardi di euro in totale, di cui 12 rappresentati dal settore “Wine & Spirits”, seconda voce più influente dopo quello dei cosmetici. D’altronde, chiunque viaggi per lavoro o per diletto, è quasi praticamente obbligato a passare un po’ di tempo a vagare tra scaffali e prezzi dei “duty free” in cerca di occasioni o prodotti tipici ed esclusivi. E, con la ripresa piena che si attende dal 2023 in avanti, nonostante qualche piccola ombra che sembra già diradarsi legata alla “questione cinese” ed al Covid, le cose sono destinate ancora a migliorare. Tanto che, secondo il report Reasearch Dive, il giro d’affari del Travel Retail totale arriverà a 225 miliardi nel 2031, con una crescita aggregata del 16% all’anno, di cui 56 miliardi legati a vino e liquori. E l’Italia, che è uno dei principali produttori, sarà certamente protagonista, come lo è già ora, nel canale, con i suoi brand. Come quello del Prosecco Gold dell’azienda trevigiana Bottega, eletto, nel 2022, miglior prodotto nella categoria vino dei Global Travel Retail Awards 2022 di “Tr Business”, rivista specializzata del settore, secondo i voti degli “shoppers”. Con il prodotto di punta della cantina guidata da Sandro Bottega che ha superato la concorrenza degli altri finalisti, il Segura Viudas Organic Brut ed il Valdobbiadene Prosecco Docg Brut di Mionetto (del gruppo Henkell & Co Sektkellerei), ed il Penfolds Champagne Brut Rosé NV (che la cantina australiana del gruppo Treasury Wine Estates produce in partnership con la maison Tienot).
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