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TURISMO

Con le ultime partenze dell’Epifania, oltre 13 milioni gli italiani in vacanza per le festività

Coldiretti: +13% sul 2021. La maggioranza (87%) ha deciso di rimanere nel nostro Paese, dove sono tornati anche gli stranieri
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Enoturismo al Castello di Spessa, in Friuli Venezia Giulia

Con le ultime partenze salgono ad oltre 13 milioni gli italiani che hanno deciso di concedersi una vacanza durante le festività, con un deciso aumento (13%) rispetto allo scorso anno: la grande maggioranza (87%) ha deciso di rimanere nella Penisola, dove si registra peraltro il ritorno degli stranieri, con oltre 5 milioni di presenze nel periodo considerato e una decisa inversione di tendenza dopo le difficoltà degli ultimi due anni. Ecco i dati che emergono da un’indagine Coldiretti/Ixé, diffusa per il Ponte dell’Epifania, che 5 milioni di italiani hanno scelto di trascorrere fuori casa, spinti anche dalle condizioni climatiche favorevoli.
La spesa media degli italiani è di 575 euro per persona, secondo Coldiretti, in aumento del 28% rispetto allo scorso anno. Oltre un terzo è destinato alla tavola, per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche in mercati, feste e sagre da riportare a casa come souvenir. L’alimentazione è diventata la principale voce del budget turistico, anche grazie all’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale.
L’Italia può contare sull’agricoltura più green d’Europa, con 5.450 specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 316 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche, 25.000 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10.000 agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.
Sul podio delle destinazioni salgono le città e le località d’arte con il 54%, anche per la mancanza di neve nelle aree collinari, seguite dalla montagna con il 23%, mentre il resto si è diviso tra campagna, mare e terme, con la riscoperta del turismo di prossimità. Il 57% ha scelto di alloggiare in case proprie o di parenti e amici, mentre il 34% preferisce l’albergo, ma tengono le formule alternative come bed & breakfast e agriturismi. Sono oltre un milione infatti i vacanzieri che da Natale all’Epifania hanno scelto l’agriturismo per pernottare o mangiare, alla ricerca di riposo e di tranquillità.
La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo resta la qualità più apprezzata degli agriturismi italiani, che si confermano come la più valida alternativa ai pranzi e ai cenoni casalinghi delle feste. Nel tempo gli oltre 25.000 agriturismi del nostro Paese hanno qualificato notevolmente la propria tradizionale offerta di alloggio e ristorazione, con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking o attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness”.

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