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TENDENZE GLOBALI

Attenzione al budget, meno tempo sugli smartphone, Generazione Z incalzante: ecco i trend del 2023

Euromonitor, agenzia internazionale di ricerche di mercato, rivela le 10 tendenze che guideranno quest’anno i consumi nel mondo
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Euromonitor ha delineato i trend del 2023 (ph: Pexels)

Maggiore attenzione al budget, meno tempo passato a “scrollare” gli schermi dei cellulari, grande sensibilità sulla parità di genere, una Generazione Z che si fa avanti con le proprie idee e valori: sono alcuni dei 10 trend a livello globale che guideranno i consumi nel 2023. Li ha rilevati la società di ricerche di mercato globale Euromonitor International, che ha pubblicato come ogni anno il suo rapporto “Top 10 Global Consumer Trends 2023”, analizzato su WineNews. “Gli ultimi anni sono stati - afferma Alison Angus, Head of Innovation Practice di Euromonitor International - tutt’altro che ordinari e il 2023 non farà eccezione. Le aziende dovranno, comunque, aspettarsi comportamenti anche divergenti tra loro, poiché i consumatori affrontano via via le sfide in corso mentre riprendono il passo”.
Si tratta di trend generali che possono essere applicati, con le dovute differenziazioni, ad ogni settore produttivo e di consumo, incluso il mondo del vino, che sta comunque affrontando importanti sfide a livello internazionale, come il generale calo dei consumi (legato soprattutto all’avvento delle nuove generazioni, che non bevono tutti i giorni come le precedenti) e una tendenza alla premiumisation, con prezzi più alti che però non riescono a compensare i cali di volume. A questo si aggiungono, come per tutti i comparti, l’inflazione, l’aumento dei costi delle materie prime e la grande incertezza economica.
Ecco nel dettaglio i 10 key trends individuati da Euromonitor International, e declinati da WineNews in forma... enoica:
Automazione autentica
: gli esseri umani e le macchine devono essere in sintonia per fornire soluzioni significative. Le connessioni emotive non devono essere sottovalutate e i vantaggi tecnologici dovrebbero superare la necessità di interazioni personali per creare un’esperienza senza soluzione di continuità. Il mondo del vino rimane in questo senso, e per fortuna, uno degli esempi di attività produttiva in cui il contatto e l’interazioni umana rappresentano uno degli insostituibili valori aggiunti.
Budgeteers: l’aumento del costo della vita sta minando il potere d’acquisto dei consumatori. Risparmiare denaro è al primo posto delle priorità. Nel 2022, il 75% dei consumatori non prevedeva di aumentare la propria spesa complessiva. Una tendenza che per il mondo del vino potrebbe significare una maggiore attenzione e oculatezza nella scelta delle etichette da parte degli acquirenti.
Meno “scroll”: le persone sono ancora “sposate” con i loro smartphone, ma il tempo trascorso sullo schermo è più selettivo. I consumatori vogliono un’esperienza digitale efficiente e curata. Un monito per le aziende di vino a dare maggiore importanza alla loro presenza digitale, con siti mobile friendly, aggiornamento regolare dei vari social, contenuti interessanti ed e-commerce funzionale.
Eco-economico: i comportamenti di consumo riguardano meno gli acquisti e più la riduzione dei consumi, che ha un impatto positivo sul pianeta. Il 43% dei consumatori ha ridotto il proprio consumo di energia lo scorso anno. Fondamentale, dunque, per le aziende del vino, investire sulla sostenibilità e sull’impatto ambientale del proprio processo produttivo, oltre che su materiali green e riciclabili.
Game on: il gioco è diventato un leader dell’intrattenimento e ha superato il divario generazionale. Questo segmento un tempo di nicchia è ora un’opportunità di mercato di massa. Anche il vino può diventare un gioco ed entrare nel mondo del gaming, online o da tavolo. Ne esistono già vari esempi in commercio.
Qui e ora: i pagamenti flessibili stanno aumentando il potere d'acquisto e alleviando la pressione sui costi per aiutare i consumatori a spendere per la felicità. Nel breve termine, la “gioia” è una motivazione all’acquisto. Una leva interessante per chi vende vino, considerato che il suo acquisto è spesso “emozionale”, in quanto legato al piacere del consumo condiviso e della socialità.
Routine rianimate: il “post-pandemia” è qui. I consumatori sono ansiosi di riscoprire il mondo nonostante le incertezze future. Il 39% ha affermato che nei prossimi cinque anni la maggior parte delle loro attività quotidiane si svolgerà di persona. Quindi uno stimolo per le aziende del vino a offrire esperienze: non solo tasting, ma anche hospitality, food, fitness, picnic e yoga tra i vigneti, full immersion nelle cantine.
She Rises: i consumatori si rifiutano di rimanere in silenzio sulla disuguaglianza di genere. Rappresentanza equa, equità e inclusività sono in prima linea nelle decisioni di acquisto delle donne. Una tendenza che riflette quella già in atto nel mondo del vino, dove sempre più donne stanno assumendo ruoli primari, dalle enologhe alle produttrici, passando per blogger e sommelier, senza dimenticare la maggiore attenzione che soprattutto i grandi brand danno alla parità di genere nella propria organizzazione aziendale.
The Thrivers: la stanchezza caratterizza i consumatori odierni, che vivono in un mondo caotico e con l’esaurimento ai massimi storici: ecco perché stanno mettendo i propri bisogni personali sopra ogni altra cosa. Nel 2022 il 53% dei consumatori dichiara di aver stabilito uno stretto confine tra lavoro o scuola e vita personale. Il vino è già entrato a pieno titolo in questo “spartiacque” quotidiano rappresentato dall’aperitivo, abitudine sempre più consolidata e trasversale tra le generazioni.
Giovani e sconvolti: la Gen Z difende le proprie convinzioni e si mette in gioco. Questi consumatori sono immuni alla pubblicità tradizionale, per loro autenticità e impatto sociale fanno la differenza. Un monito per le cantine a riscoprire e rifondare i propri valori, oltre che il modo di comunicarli, per connettersi con i consumatori di domani.

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