L’ultimo endorsement al consumo moderato di vino arriva niente meno che dal Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron: “la moderazione è meglio dell’eliminazione totale”, ha dichiarato, all’inaugurazione del Salone Internazionale dell’Agricoltura di Parigi (dove nel padiglione dei vini francesi, Macron, dichiarato appassionato e cultore del vino, si è anche concesso un brindisi con i rappresentanti del settore).
Un deciso punto di vantaggio conquistato dal fronte dei produttori e da chi, anche dal mondo della scienza, predica le virtù benefiche del vino, assunto in dosi moderate, in totale opposizione con chi, invece, ne stigmatizza il consumo, equiparando l’alcool ad altre sostanze pericolose per la salute, come le sigarette. Anche in Francia il dibattito è acceso: l’ultima scintilla a ravvivarlo è stata la campagna “La buona salute non ha niente a che fare con l’alcol”, promossa, nelle scorse settimane, da Santé Publique France (in collaborazione con il Ministero della Salute), in cui si mette in discussione l’assurdità, secondo i promotori della campagna, di augurarsi “salute” (“à la santé” in francese) facendo tintinnare “bicchieri colmi di alcol”.
Una campagna che, a quanto riporta il magazine specializzato Vitisphere, non è piaciuta per niente a Macron. “Ovviamente non è stato consultato e non ha apprezzato” riferisce Jérôme Despey, presidente del consiglio specializzato del vino di FranceAgrimer, il quale aggiunge che il presidente francese è molto chiaro: continuerà a difendere il vino come in passato. Già nella campagna presidenziale del 2022, Emmanuel Macron aveva, infatti, dichiarato che “dobbiamo lavorare soprattutto sulla prevenzione contro il consumo eccessivo e il consumo rischioso, ad esempio delle donne incinte e dei giovani. Non si tratta di andare verso l’alcol zero, ma di prevenire gli eccessi e aiutare chi ne è dipendente a uscirne”.
Secondo Emmanuel Macron, il settore del vino dovrebbe essere coinvolto nella creazione di piani di comunicazione relativi alle tematiche inerenti alcol e salute. E per la risoluzione irlandese sull’etichettatura del vino che riporta i pericoli legati al consumo di alcol - di cui Macron è perfettamente informato - con le bottiglie che contengono le avvertenze sanitarie - “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “c’è un legame diretto tra alcol e tumori mortali” - ci saranno conseguenze per il settore: “questa etichettatura frammenta il mercato europeo e mostra la fragilità del mercato unico. Non saremo più in grado di inviare la stessa bottiglia in Belgio e in Irlanda", avverte Samuel Montgermont, presidente Vin & Société, che sottolinea un chiaro sostegno al consumo moderato promosso da anni dagli operatori del vino.
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