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CONSUMI

Francia, in Gdo volano i bianchi. Perdono posizioni rossi e rosati. Côtes de Gascogne al top

Tra le denominazioni più performanti Côtes de Provence e Beaujolais. Male Pays d’Oc e Bordeaux
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Gli acquisti di vino allo scaffale della Gdo

Tra febbraio 2022 e febbraio 2023, in Francia 21,8 milioni di famiglie hanno acquistato una bottiglia di vino fermo, almeno una volta, al supermercato, come rivelano i dati dell’ultimo panel NielsenIQ. Un dato che conferma una sostanziale stabilità, tra il 2019 ed oggi, ma con un riposizionamento dei consumi che premia i bianchi e penalizza, in maniera diversa, sia i rossi che i rosati. I bianchi, infatti, sono stati scelti da 17,4 milioni di famiglie francesi (192.000 in più rispetto a tre anni fa), i rossi sono finiti nel carrello di 14,8 milioni di famiglie (-629.000) e i rosati sulle tavole di 11,8 milioni di famiglie (-293.000). Nel complesso, l’evoluzione conferma la tendenza ad un calo costante dei consumi, e il vino bianco, pur conquistando una platea maggiore di consumatori, rimane un acquisto “occasionale”, con una frequenza di acquisto media di 5,4 occasioni di acquisto l’anno (per una spesa media di 7,83 euro), contro le 7,9 occasioni di acquisto del vino rosso (a 10,58 euro di media a bottiglia) e le 8,1 occasioni di acquisto del rosato (ad un prezzo medio di 9,28 euro a bottiglia).

A confermare queste dinamiche, la “top 10” e la “flop 10” delle denominazioni monitorate dalla stessa Nielsen IQ, per numero di acquirenti complessivi in Gdo. Spicca la performance della Igp Côtes de Gascogne, prevalentemente bianchista, che dal 2020 al 2023 ha conquistato 580.000 acquirenti, piazzandosi all’ottavo posto tra le denominazioni più acquistate in Gdo. Secondo miglior risultato per la Aoc della Côtes de Provence, punto di riferimento per i rosati di Francia, che ha guadagnato 500.000 nuovi acquirenti, arrivando al settimo posto. Al terzo posto per crescita, il Beaujolais (+350.000 acquirenti e nono posto),seguito dall’Igp Méditerranée (+300.000 acquirenti ma appena il trentunesimo posto assoluto), quindi l’Igp Terres du Midi (+200.000 acquirenti e quarantesimo posto tra le denominazioni più acquistate in Gdo).

Pur confermandosi prima denominazione in Gdo, la Igp Pays d’Oc registra una riduzione di ben 850.000 acquirenti. In calo anche la Aop Bordeaux (-730.000), terza denominazioni per numero di acquirenti in Gdo, e Corbières (-700.000 e ventiseiesimo posto). Perdono acquirenti anche Côtes-du-Rhône (-380.000, al sesto posto), Bergerac (-300.000, al tredicesimo posto), Costières de Nîmes (-300.000), Bourgogne Aligoté (-380.000), Fronton (-260.000), Muscadet (-260.000), Bordeaux Côtes de Blaye (-250.000). Calano, inoltre, le vendite in Gdo dei superalcolici (-290.000 acquirenti, per un totale di 20,6 milioni di famiglie che acquistano spirits al supermercato) e spumanti (-40.000, per un totale di 13 milioni di acquirenti), mentre rimane fortissima la popolarità della birra, che conquista altri 770.000 acquirenti, arrivando ad un totale di 23 milioni, e modello da seguire anche per il vino.

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