02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
COLLEZIONISMO

La prima asta di annate storiche dal “caveau” di Masseto sbanca da Sotheby’s: 376.625 euro incassati

Top lot la Nabucodonosor 2010, venduta a 56.250, euro triplicando la stima iniziale e stabilendo un nuovo record di Masseto in asta
ANNATE STORICHE, ASTE, CAVEAU, MASSETO, vino, Italia
La Nabucodonosor di Masseto 2010, venduta a 56.250 euro

Metti insieme le annate migliori di uno dei vini italiani più quotati in assoluto nelle aste, con il valore aggiunto della provenienza “ex cellar”, ed il successo è assicurato. E così è stato per la prima asta di annate storiche di Masseto provenienti direttamente dal “caveau” della tenuta toscana, gioello bolgherese del gruppo Frescobaldi, battuta da Sotheby’s, ha raggiunto il risultato eccezionale di 376.625,00 euro, assegnando tutti i 46 lotti, che hanno attraversato tre decenni: dalla vendemmia 1996, alla 2016. Tra questi, 35 casse contenenti le annate 2006, 2010 e 2011, oltre a magnum, doppia magnum, Imperiali e una singola Nabucodonosor di 2010, venduta a 56.250, euro triplicando la stima iniziale e stabilendo un nuovo record di Masseto in asta.
L’annuncio della vendita, a marzo, raccontano da Masseto, ha creato molta attesa tra i collezionisti di vino tanto che già al tramonto del primo giorno dell’asta, il 12 aprile, per il 100% dei lotti era stata depositata un’offerta. Ieri, alla chiusura, un’ultima raffica di offerte ha spinto il totale delle vendite ben oltre la stima massima prevendita di 200.000 euro, con collezionisti di tutta Europa, Americhe e Asia a competere per una o più delle appena 132 bottiglie proposte in vari formati.
Negli anni Masseto si è guadagnato un posto unico nel pantheon dei vini da collezione, fino a diventare uno dei vini più pregiati e ambiti. Amayès Aouli, Sotheby’s Head of Wine, Europe, ha dichiarato:“questi importanti risultati, non ultimo il prezzo della Nabucodonosor, testimoniano la qualità del vino prodotto da Masseto e sottolineano l’opportunità senza precedenti di acquistare bottiglie direttamente dal caveau. Abbiamo ricevuto offerte da tutto il mondo, con un vero testa a testa tra acquirenti. È stato un piacere essere partner di questa tenuta iconica per un’occasione così speciale e portare i suoi vini ad un pubblico più vasto possibile”.
“Un risultato super in questa asta - ha detto Giovanni Geddes, Ceo Masseto - che si è chiusa al di sopra di tutte aspettative. Collezionisti ed operatori del settore hanno dimostrato entusiasmo nei confronti dei nostri vini. Questo è il miglior riconoscimento che Masseto possa ricevere. E grazie anche a Sotheby’s per la professionalità e la passione dimostrate”. “Ci rende orgogliosi che il lavoro di tutta una squadra venga tanto stimato a livello internazionale e ci fa molto piacere sapere che questi vini saranno custoditi e anche goduti da grandi appassionati che sapranno apprezzarne l’identità, la storia e l’unicità”, ha aggiunto Axel Heinz, direttore della tenuta (la cui collaborazione con Ornellaia e Masseto finirà il 30 giugno 2023, dopo 17 anni, per tornare a Bordeaux, a Chateau Lescombes, come già riportato qui).
Per questa speciale asta, Sotheby’s e Masseto all’inizio 2023 hanno selezionato le annate scegliendo le bottiglie direttamente dallo spazio più segreto della cantina dell’azienda, il caveau, scavato sotto il vigneto: un luogo dal design straordinario dove le bottiglie di ogni annata di Masseto riposano in perfette condizioni, ognuna nella sua culla d’acciaio. Tutte le bottiglie del Masseto Caveau sono presentate in casse in legno di rovere realizzate a mano da un artigiano di Bolgheri, numerate e con un certificato di origine firmato da Axel Heinz, direttore della Tenuta. Inoltre, ogni bottiglia è accompagnata da un Prooftag®, che attesta l’autenticità del vino. Questo include la data di uscita della bottiglia dal Caveau, riportata anche sull’etichetta frontale: Aprile 2023. Inoltre, la parola “caveau” è presente su ogni capsula e sui sigilli di garanzia che chiudono le casse di legno: un’ulteriore conferma di provenienza.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli