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IL 17 E IL 18 GIUGNO

Bottura e i grandi chef nel “circo dei sogni” di Federico Fellini: torna a Rimini “Al Mèni”

L’evento, che festeggia 10 anni, sarà dedicato alla Romagna. Venti talenti della cucina insieme a street food, cooking show e picnic stellati

Come tutti i circhi unisce spettacolo, magia, sapori e profumi, in una festa del gusto che con l’inconfondibile tendone evoca le atmosfere oniriche della poetica di Federico Fellini: il 17 e il 18 giugno a Rimini torna “Al Mèni”, evento ideato dal tristellato chef Massimo Bottura e “CheftoChef emiliaromagnacuochi”, insieme a Rimini Street Food, Slow Food Emilia Romagna e Comune di Rimini. Protagonisti, 20 talenti della cucina, tra cooking show e piatti stellati, speciali punti street food gourmet e laboratori, con contadini, pescatori e vignaioli, per un salone a cielo aperto dedicato al cibo in tutte le sue forme, che si conclude con il picnic stellato nel giardino del mitico Grand Hotel amato dal grande maestro del cinema italiano. E nel 2023, “Al Mèni” festeggia i suoi primi 10 anni con un grande e simbolico abbraccio che tiene unite, in un momento di grande difficoltà, ma anche di solidarietà per la Romagna, tutte le eccellenze del territorio, dagli chef ai vignaioli, dai contadini agli artigiani.
Al Mèni significa “le mani” in dialetto romagnolo, dal titolo di una poesia di Tonino Guerra, un inno al prezioso lavoro degli artigiani: nel tendone, eretto tra la spiaggia ed il Grand Hotel di Rimini, grandi nomi della cucina si susseguiranno sul palco esibendo estro e guizzi creativi nelle loro performance da circensi dei sapori, proponendo piatti inediti a prezzi assolutamente pop. Per il decennale “Al Mèni” si fa propulsore dell’empowerment femminile, in un contesto quasi totalmente maschile come quello dell’alta cucina, scegliendo le intuizioni, la determinazione e l’ecletticità di 13 donne chef da tutto il mondo. All’esterno, immancabili le postazioni di street food dei pescatori e degli chef stellati. Nel piazzale alberato dedicato al regista, fra la fontana dei Quattro Cavalli e il Grand Hotel, il mercato con i prodotti della regione che conta il maggior numero di Dop e Igp al mondo, mentre gli artigiani di Matrioska esporranno il meglio della loro produzione, fra alto artigianato e oggetti di design.
Mai come quest’anno il tema della kermesse si fonde con la situazione drammatica che sta vivendo un ingente numero di produttori romagnoli, a cui l’evento vuole manifestare la propria solidarietà, unendosi a loro con un abbraccio simbolico che si concretizza sostenendoli e agevolandoli nella loro partecipazione al mercato. Perché, mai come in questo momento, è fondamentale sostenere tutta la filiera, dai salumi di Mora Romagnola, agli straordinari panificatori, ai casari di Parmigiano Reggiano, alle delizie vegetali come l’aglio di Voghiera. Imprescindibili nel novero delle specialità locali riminesi, la piadina del Consorzio Igp e la birra Amarcord.
“Al Meni - commenta il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad - raccoglie da dieci anni, in un’unica piazza, un grande incontro di eccellenze che riunisce tutte le realtà dell’Emilia Romagna. Realtà che oggi sono in un momento di grande difficoltà dopo l’immensa tragedia che ha colpito il cuore dell’Italia e intorno alle quali vogliamo stringerci e far sentire la nostra vicinanza. L’abbraccio è il tema che abbiamo deciso di dare a questa decima edizione, partendo proprio da una bella proposta di Massimo Bottura, e non poteva essere più adatta al momento che stiamo vivendo. Per questo l’evento sarà attento a ciò che è successo a pochi chilometri di distanza per diventare una festa della solidarietà e della vicinanza attraverso varie iniziative di beneficenza che sia il Comune di Rimini che gli sponsor dell’evento stanno organizzando”.
Nello spazio dedicato ai produttori dei Presìdi Slow Food si diffonderà come di consueto la coinvolgente narrazione sui prodotti di altissimo livello qualitativo, con le storie delle persone che stanno dietro ai prodotti attraverso laboratori, assaggi, incontri con autori e giornalisti, che tratteranno il tema dell’abbraccio da diverse prospettive. Come quella dell’inclusività e dell’etica, prodigiosa emanazione degli abbracci, che si attua attraverso il lavoro di associazioni come il Tortellante, laboratorio terapeutico-abilitativo, fondato a Modena nel 2016 da Massimo Bottura e Lara Gilmore, dove giovani nello spettro autistico si dedicano alla produzione di pasta fresca fatta a mano e che sarà presente con i suoi celebri tortellini sul lungomare riminese.
Il 18 giugno avrà l’allure liberty del Grand Hotel, per anni seconda casa di Fellini durante le sue trasferte in Romagna, dove lo chef Claudio di Bernardo organizzerà il picnic gourmet nell’incantevole parco a due passi dalla spiaggia.

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