Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, a WineNews, giusto ieri, e dopo le sollecitazioni della filiera, ha promesso l’arrivo del decreto Ocm Vino Promozione nei Paesi Terzi per il bando 2023/2024, a breve.
Ma la realtà dei fatti è che ci sarà da aspettare ancora un po’. Almeno fino a dopo il 21 giugno, quando si tornerà ad esaminare il provvedimento nella Conferenza Stato Regioni, che nella seduta di ieri 7 giugno, pur dando un parere sostanzialmente positivo, ha rinviato la delibera dell’intesa, suggerendo alcune raccomandazioni, come il prevedere l’opportunità di presentare o partecipare ad almeno due progetti nei bandi regionali, anziché ad uno come previsto adesso dalla bozza, o la possibilità, per le aziende partecipanti ad un raggruppamento anche in uno solo dei Paesi a cui il progetto è rivolto.
La palla ora, dunque, ripassa al Ministero delle Politiche Agricole, che dovrà predisporre il nuovo testo, per presentarlo nella prossima Conferenza Stato Regioni, tra due settimane, il 21 giugno. E se ci sarà il via libera, come auspicato, è facile immaginare che, come già successo in passato, le scadenze dei bandi, sia quello nazionale (sul quale ci sono circa 30 milioni di euro) che quelli Regionali che da esso derivano (con 70 milioni di euro in dotazione), si aggireranno intorno alla metà di agosto, data critica in cui a livello di amministrazioni si concentrano le ferie estive, ed in cui le cantine sono già con le forze e la testa rivolte alla vendemmia. E con poco tempo, una volta approvate le graduatorie, perchè Agea possa firmare i contratti e dare il via libera ai progetti a partire da ottobre 2023, come prevede la normativa europea.
Ma qui, da quanto apprende WineNews, potrebbe arrivare una novità: voci di corridoio parlano dell’introduzione di una sorta di “clausola” per cui le aziende o i raggruppamenti che vedono i propri progetti ammessi al cofinanziamento (nella misura massima del 50%), di poter iniziare a spendere i soldi ed a realizzare i progetti anche prima della firma formale dei contratti da parte di Agea. Ma, per avere l’ufficialità, in ogni caso, si dovrà aspettare il testo ufficiale e definitivo del decreto.
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