Il vino rosso, se consumato con moderazione, potrebbe essere potenzialmente benefico per i pazienti con disfunzione erettile, così come influenzare positivamente la funzione riproduttiva attraverso meccanismi che dipendono dalle sue proprietà vasorilassanti e antiossidanti: lo afferma uno studio, tutto italiano, pubblicato sul prestigioso “Journal of Clinical Medicine”.
Sappiamo da tempo che il vino rosso è una ricca fonte di sostanze nutritive, le cui proprietà hanno ispirato numerosi studi scientifici. È stato infatti ampiamente riportato che esiste una correlazione tra gli effetti positivi sulla salute di un consumo moderato di vino rosso e il suo contenuto fenolico che, per la sua attività antiossidante, si è rivelato utile nel miglioramento di diverse malattie, come malattie cardiovascolari, sindrome metabolica, disturbi cognitivi, depressione e cancro. È opinione comune che l’attività antiossidante del vino rosso sia da attribuire al suo contenuto di polifenoli, che agiscono sinergicamente e non come un unico componente. Inoltre, questo effetto salutare del vino rosso può essere collegato anche al suo contenuto di etanolo, che ha dimostrato un’ampia gamma di proprietà biologiche. Al di là di queste prove, si sa molto poco su una possibile correlazione tra il consumo moderato di vino rosso e la funzione sessuale maschile. Per valutare gli effetti del consumo moderato di vino rosso sulla funzione erettile, alcuni ricercatori dell’Università di Catania e di Catanzaro hanno fatto una ricerca su due database, Pubmed e Google Scholar, per recuperare gli studi più rilevanti su questo argomento, pubblicando i risultati sul Journal of Clinical Medicine.
Le evidenze finora raccolte hanno dimostrato che le proprietà antiossidanti dei polifenoli presenti nel vino rosso sembrano essere benefiche per il sistema riproduttivo. Inoltre, i dati rivelano che la frazione polifenolica nel vino rosso può contrastare gli effetti dell’etanolo e agire direttamente sulla riproduzione maschile. Gli effetti dell’assunzione sulla regolazione ormonale del sistema riproduttivo maschile sembrano dipendere dal tipo e dalla quantità di vino rosso. Tuttavia, sono necessarie ulteriori indagini per confermare il ruolo preciso sia dell’etanolo che dei polifenoli.
Per la correlazione tra vino rosso e funzione sessuale femminile, secondo un questionario che ha coinvolto circa 800 donne che vivono nella zona del Chianti, quelle che dichiaravano un consumo moderato di vino rosso (1-2 bicchieri al giorno) hanno mostrato punteggi più elevati per il desiderio sessuale, con un miglioramento generale della funzione sessuale rispetto alle donne astemie a alle “bevitrici occasionali”, che consumavano meno di un bicchiere al giorno di qualsiasi tipo di vino o altre bevande alcoliche. Secondo gli autori, questi risultati potrebbero essere dovuti ad un effetto sinergico dei polifenoli e della gradazione alcolica nel vino rosso. Ma attenzione: l’alcol influisce sulla salute sessuale in modo diverso a seconda della frequenza e della quantità di consumo. Mentre il consumo di alcol a basse dosi favorisce il comportamento e il desiderio sessuale, a dosi più elevate è dannoso per la sessualità. A livello centrale, l’alcol agisce, infatti, come un depressivo, riducendo la funzione cerebrale, la respirazione e la circolazione.
In conclusione, il messaggio clinico non riguarda la possibilità di migliorare la funzione sessuale con il consumo di vini rossi, ma sottolinea solo i potenziali aspetti di interesse di questa abitudine nutrizionale sulla salute sessuale e riproduttiva, che appare essere un campo di interesse per futuri studi clinici.
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