Alla faccia del “paradosso francese”, che storicamente ha associato il consumo di vino rosso con un miglior stato di salute sul fronte cardiovascolare dei francesi nonostante una dieta particolarmente ricca di grassi, ora Oltralpe la crescente attenzione alla salute spinge il 52% della popolazione a ridurre “significativamente o leggermente il consumo di alcolici quando esce nei prossimi dodici mesi”. A dirlo un sondaggio su 5.000 persone di CGA by Nielsen, secondo cui il 16% delle persone ha già iniziato a farlo. E se il 31% dei francesi non intende cambiare abitudini, le alternative analcoliche prendono piede: il 41% beve cocktail analcolici al ristorante, il 34% birra analcolica, il 15% ordina vini analcolici. L’indagine mostra che “in media, i consumatori sono disposti a spendere 6 euro per un cocktail analcolico o a basso contenuto alcolico quando escono. Si tratta di 4 euro in meno sul cocktail alcolico”. Ciononostante, questi consumatori generano un fatturato maggiore nel settore della ristorazione, dal momento che spendono il 9% in più al mese (86 euro contro 79 euro).
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