Etichette, l’Ue destabilizza i vini europei… Sono entrate in vigore in Europa le nuove norme sull’etichettatura del vino tra incertezza e preoccupazione, specie per gli spumanti. Tanto che in Italia il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha firmato il decreto (0675460 del 07/12/2023) di proroga di tre mesi al regolamento Ue 1308 del 2013 per permettere l’utilizzo e l’esaurimento delle etichette giacenti nei magazzini e consentire alle cantine di adeguarsi alle novità last minute. La deroga permette l'etichettatura e la commercializzazione di prodotti vitivinicoli e aromatizzati con etichette riportanti il simbolo ISO 2760 “i” accanto al Qr Code, da cui è possibile ricavare la lista degli ingredienti e dei valori nutrizionali. Di fatto, però, dall’8 dicembre l’Ue impone nuove regole e il Comitato Europeo delle Aziende Vitivinicole (Comité Vins - Ceev), seppur favorevole a questa nuova legislazione, si dice preoccupato per le diverse e contraddittorie interpretazioni delle nuove regole che creano confusione e mettono a rischio il mercato unico del vino dell’Ue. “C’è incertezza su come etichettare i nostri vini per conformarsi al nuovo requisito relativo all’identificazione dei mezzi elettronici, e cosa fare con i milioni di etichette già stampate”, dice il presidente Mauricio González Gordon. “Un’incertezza particolarmente sentita per gli spumanti che, a causa del loro metodo di produzione, saranno quasi subito interessati dalla nuova normativa”. Inoltre, “chiediamo all’Ue di lavorare insieme per concordare un'interpretazione condivisa e armonizzata sull’identificazione del codice Qr” afferma Ignacio Sánchez Recarte, segretario generale del Ceev. “E chiediamo la sospensione dell’interpretazione nelle linee guida della Commissione su colpe il codice Qr debba essere identificato sulle etichette” e che quelle già stampate “possano essere utilizzate (come ha fatto l’Italia ndr) senza essere contestate dalle autorità di controllo”, chiosa.
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