Bollicine sgonfie a fine anno … Giù le vendite di spumanti (- 8%). Rincari tra il 15 e il 28%... Natale e Capodanno al ribasso per gli spumanti italiani, a causa principalmente dell’aumento dei prezzi. E quanto sostiene Giampietro Comolli, presidente dell’Osservatorio vini spumanti (Ovse) e del Centro Studi Ceves della Università Cattolica di Piacenza. “Si registrano aumenti sullo scaffale e nelle liste dei vini dal 15 al 26%, variabili da grande distribuzione a horeca e da tipologia a tipologia”, dice il presidente di Ovse. “I buoni numeri registrati a fine anno 2022 non sono confermati”, continua: “Ma abbiamo constatato più realismo che euforia negli acquisti e nei consumi, dopo annidi crescita. Segnale che richiama ad una maggiore attenzione, perché non possiamo perdere il rapporto, anche occasionale, con il vino e con la stagionalità dei consumi”. Secondo Comolli, il calo potrebbe essere: “Il segnale di un cambiamento dovuto ai nuovi modelli di vita, specie dei giovani che privilegiano il tempo libero e lo svago più che il consumo”. Per quanto riguarda il brindisi di fine anno, per il presidente dell’Ovse: “Saranno circa 35-38 milioni le bottiglie stappate, in calo del 8% rispetto al 2022. Ad essere privilegiate saranno le bottiglie fra cinque e nove euro di prima fascia allo scaffale, mentre nel canale horeca la fascia più gettonata varia fra 40-50 euro”. Questa tendenza è confermata dall'analisi di fine anno dell’Osservatorio Uiv-Ismea secondo cui, se i consumatori non rinunciano alle bollicine nel periodo delle feste, il caro vita fa crescere il segmento low cost (+7,5% e 206 milioni di bottiglie la stima a tutto il 2023). Il che accade a discapito di denominazioni “bandiera” come Prosecco, Asti Spumante e metodo classico, che, complessivamente, chiudono la stagione a -3% e 727 milioni di bottiglie. Le stime conclusive del 2023 confermano una sostanziale tenuta dei consumi di bollicine made in Italy, a quota 936 milioni di bottiglie, in sette casi su 10 commercializzate all’estero. I volumi sono in linea con lo scorso anno, con +24% sul 2019; le stime parlano di circa 333 milioni di tappi tricolore stappati nel mondo, con oltre 95 milioni di bottiglie consumate soltanto in Italia, dove la quota di spumanti stranieri sarà di circa 6 milioni di bottiglie. Tra i mercati di riferimento, continuano a calare gli Stati Uniti (-12,8% a volume e -9,5% a valore), mentre la Germania segna un +12,4% nei volumi grazie al vino sfuso.
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