Il consumo delle bevande alcoliche sta attraversando un momento particolare anche negli Stati Uniti a causa dei gusti dei consumatori che stanno cambiando, trainati dai giovani, e dei nuovi stili di vita, oltre che dalle dinamiche internazionali. Ma in questo scenario “fluido”, il vino, nello specifico, come se la sta passando? A fornire un quadro della situazione, almeno nel consumo, ci sono i dati di Circana e di Impact Databank del gruppo Shanken (editore di Wine Spectator, ndr) che mostrano un mercato del vino negli Stati Uniti che scende del 2% in volume, a 322 milioni di casse da 9 litri, ma che, allo stesso tempo, registra il primo aumento di valore dal 2020, grazie ai prezzi più alti.
Un bilancio in cui vanno tenute in considerazione le condizioni economiche incerte che si trova ad affrontare il settore, ma anche la concorrenza di altre bevande che cercano di guadagnare quote nel mercato, spiegano da Impact Databank. In generale sembra che i marchi di fascia alta e nella categoria di prezzo “premium” abbiano un aumento di interesse, e quindi guadagni più alti, al contrario i prodotti di fascia bassa faticano di più.
“Stiamo assistendo a un leggero calo dei vini rossi, ad eccezione del Bordeaux, che è in leggero aumento”, ha osservato Jenn Engel, responsabile delle vendite commerciali nel Republic National Distributing Company (Rndc) anche se “la categoria dei box da 3 litri è in crescita poiché rimane un punto fermo della dispensa a prezzi accessibili”. Come osserva Daniel Marsteller, firma di Wine Spectator, “i due segmenti più deboli sono i vini sotto i 10 dollari e quelli sopra i 30 dollari, che stanno entrambi diminuendo a una cifra elevata nell’ultimo anno ma hanno visto qualche modesto miglioramento negli ultimi mesi. La fascia da 15 a 25 dollari ha mostrato una crescita dei ricavi nell’ultimo anno e solo una modesta diminuzione dei volumi, superando di gran lunga la categoria complessiva del vino”.
I principali marchi di vino premium negli Stati Uniti hanno registrato risultati contrastanti nell’ultimo anno: le etichette con prezzi superiori a 15 dollari, è il caso di Kim Crawford, Decoy by Duckhorn e Coppola Diamond Collection, hanno mostrato guadagni nei canali “off-premise”, e quindi il consumo al di fuori del luogo di acquisto, mentre altri come Meiomi e La Crema, sempre in questo frangente, hanno visto dei cali.
Nella categoria degli spumanti, sopra i 15 dollari, i leader di mercato, La Marca e Mionetto, hanno mantenuto il loro slancio nella vendita al dettaglio, mentre, un gradino più in basso nella scala dei prezzi, Josh Cellars (+13,1%) e Kendall-Jackson (+6,2%) ottengono i migliori risultati in termini di volume nella fascia competitiva da 10-15 dollari, “off-premise”.
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