Dopo una fine hanno che ha premiato, come sempre, i grandi rossi e le bollicine metodo classico e visto vendite in crescita (sullo stesso periodo 2022), si guarda con fiducia anche alla prossima primavera-estate, con un sentiment decisamente positivo che arriva dalle enoteche italiane. Almeno dalle oltre 120 riunite dall’Associazione Vinarius, in tutta Italia, che mettono insieme un fatturato che sfiora i 50 milioni di euro. “Gli enotecari hanno anche quest’anno offerto un contributo prezioso nello scattare una fotografia fedele alla realtà - sottolinea Andrea Terraneo, Presidente Vinarius - ma, sensibili ai cambiamenti e attenti ai trend, anche nell’anticipare nuovi orizzonti. Ed è così che intercettiamo una positività diffusa, nonostante le congiunture economiche complesse, dovuta all’interesse di una clientela alla ricerca della qualità”.
Dal questionario Vinarius, che ha esplorato e analizzato le preferenze dei consumatori nel dicembre 2023, emerge, intanto, una tendenza oltremodo positiva: comparando le vendite con l’inverno 2022, per il 55% degli enotecari l’andamento delle vendite nell’inverno 2023 è assolutamente migliore. Un segnale vivido di buona salute del settore, dunque, che indica anche alcuni trend legati alle tipologie: tra i vini spumante Metodo Classico più richiesti primeggia lo Champagne, seguito da Franciacorta e Trentodoc. Una menzione particolare la conquista il Metodo Classico Oltrepò, che torna ad essere una scelta richiesta. Le enoteche si confermano il luogo/canale di vendita preferenziale per questo tipo di prodotti dal posizionamento medio alto. Nella top 4 dei vini rossi di questo Natale (sempre premiati dal consumatore nel periodo natalizio) primeggia il Barolo, subito seguito da Amarone della Valolicella e Brunello di Montalcino, tallonati dal Chianti Classico Docg.
“Il trend positivo è confermato dalle aspettative per il periodo primavera/estate - conclude Terraneo - la maggioranza, ovvero il 63 % si aspetta una tenuta delle vendite, mentre il 27% ha aspettative ancora superiori. La crescita dei consumi delinea un percorso virtuoso: dalla progressiva evoluzione delle proposte fino alle scelte più consapevoli e approfondite da parte della clientela, che individua nell’enotecario un professionista con cui confrontarsi e orientarsi nella selezione dei vini”.
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