Prezzi allettanti per un prodotto di scarsa qualità, se non addirittura contraffatto: il miele proveniente dall’estero sta invadendo i supermercati italiani, destando una crescente preoccupazione. Lo segnala Codici, associazione di consumatori, che esorta gli acquirenti a leggere sempre con attenzione le etichette, perché la convenienza non è sinonimo di qualità. I prodotti arrivano soprattutto da Asia ed America, con un costo a volte inferiore a 7 euro al kg. Il prezzo all’origine è bassissimo, mentre il miele italiano vale tra 6 e 10 euro al kg. Pur essendo di qualità migliore, i nostri prodotti pagano la differenza di prezzo e si spiega così l’aumento dell’acquisto di miele di origine estera nei discount, con un incremento vicino al 9% nel 2023.
“Non bisogna farsi ingannare dai prezzi - avverte Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici - quando il risparmio è molto importante bisogna porsi qualche domanda e controllare l’etichetta. È così che ci si accorge che il prodotto in offerta in realtà è uno sciroppo artificiale che imita molto bene il miele. Il problema, e qui nasce l’invito ai consumatori, è che convenienza non è sinonimo di qualità. Va bene risparmiare, ma bisogna anche sapere cosa si acquista e, in questo caso, cosa si mangia. Il consiglio, quindi, è di controllare sempre l’etichetta. Può capitare di credere di aver comprato un miele ad un buon prezzo, ma poi si scopre che, in realtà, è uno sciroppo artificiale, un’imitazione scadente del miele italiano. Quindi occhio all’origine del prodotto, anche perché è bene ricordare che il miele è al terzo posto nella classifica degli alimenti più adulterati, dietro olio di oliva e latte”.
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