“Nonostante i tempi difficili per il mondo del vino, il piano degli investimenti sta andando avanti. Oltre a questo nuovo magazzino sono in corso altri investimenti importanti che interesseranno lo stabilimento di Forlì, ma anche quello di Savignano. Tutti progetti che hanno in comune sostenibilità economica, perché garantiscono maggiore competitività e saving da efficienza; sostenibilità sociale, perché aggiungono sicurezza, tracciabilità e personale più formato e specializzato e sostenibilità ambientale con minor impatto e carbon footprint generata”. Così Giampaolo Bassetti, dg Gruppo Caviro, gruppo leader in Italia per quota di mercato nel settore vino (con marchi, tra gli altri, come Tavernello, Castellino, ma anche Leonardo da Vinci, Cesari, Romio e non solo), all’inaugurazione, oggi, di un nuovo magazzino automatico a Forlì. Con questo nuovo investimento, del valore di oltre 11 milioni di euro, viene automatizzata la fase di trasporto del packaging dal magazzino alle linee di confezionamento accrescendo efficienza e competitività del sito dove ogni anno escono 150 milioni referenze in brick, 4 milioni di bag in box e 69 milioni di bottiglie. Con 175 milioni di litri di vino venduti ogni anno in Italia ed esportati in oltre 80 Paesi nel mondo, Caviro rappresenta la più grande cantina d’Italia con un portafoglio di brand e prodotti nelle diverse fasce di prezzo, dal daily al vino d’annata, e questo investimento conferma l’impegno nella pronta risposta al mercato e la costante attenzione all’innovazione.
Completato nel 2024, quello inaugurato è il terzo magazzino automatico del sito forlivese, con una capienza di 10.000 posti pallet per lo stoccaggio di materiali sussidiari (bottiglie, cartoni, tappi) e prodotto finito. Si estende per 2.600 metri quadrati con una scaffalatura autoportante alta 28 metri e, il nuovo magazzino, si aggiunge alle due aree di stoccaggio automatiche, già presenti, realizzate nel 2001 e nel 2017, raggiungendo così una capacità complessiva di 30.000 posti pallet. Dispone di 4 trasloelevatori, 3 navette Lgv attive e può gestire 5 tipologie diverse di pallet per un totale di 200 pallet ora movimentati. Inoltre, l’internalizzazione dell’attività porta ad una formazione e specializzazione degli addetti coinvolti e alla riduzione della movimentazione di mezzi pesanti dalle attuali piattaforme esterne con risparmio di Co2 immessa nell’ambiente.
L’investimento rientra nel “Piano Nazionale Industria 4.0 - Contratto di Sviluppo”, con il progetto regionale “Legami di Vite”, a cui hanno partecipato Gruppo Caviro, Agrintesa, Cantina di Carpi e Sorbara, Terre Cevico, Le Romagnole, Medici Ermete, Cantine Riunite & Civ.
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