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LA CURIOSITÀ

Un calice di vino per i consumatori Usa ha effetti positivi su salute e, soprattutto, sul benessere

Il sentiment, trasversale per fasce di età e tra consumatori occasionali e abituali, emerge da un sondaggio “Wine Opinions”

I consumi di vino e alcolici calano, un po’ per l’economia meno florida che in passato, un po’ in tutti i Paesi consumatori, un po’ perchè la maggiore attenzione alla salute, “incentivata” anche da campagne di comunicazione e di opinione che non disdegnano l’uso di toni allarmistici, spinge a qualche calice in meno, soprattutto i giovani.
Ma tra i consumatori di vino c’è uno zoccolo duro che associa ancora un bicchiere al benessere, non solo guardano alla sola salute del corpo, ma allo star bene più in generale. Sentiment che emerge da un sondaggio “Wine Opinions”, che ha sondato 2.013 persone tra consumatori di vino occasionali (2-3 volte al mese) e frequenti (più volte alla settimana), che rappresentano il 98% dei consumatori di vino americani. La domanda era di dare un punteggio da 1 a 7 dove sugli effetti del vino su salute fisica e benessere complessivo, dove 1 era “effetto molto negativo” e 7 “effetto molto positivo”. Ebbene, ogni segmento di consumatori ha assegnato un punteggio superiore a 4 in tutti i casi, con i punteggi più alti, anche oltre i 5 punti, soprattutto sul fronte del benessere generale, e soprattutto tra gli over 60.
Un’indicazione ovviamente non scientifica, ma empirica, e che offre, comunque, qualche spunto di riflessione, e un po’ di speranza ad un settore del vino che, ogni giorno, da un po’ di tempo a questa parte, registra notizie che parlano di cali dei consumi (reali e testimoniati dai numeri) e di una disaffezione per un prodotto che accompagna l’umanità da millenni, e che è da sempre simbolo di socialità e convivialità. Che rendono la vita un po’ migliore.

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