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Italia Oggi

Nasce il G30 del vino per avere regole comuni… Gioco di squadra tra politica e promozione per valorizzare il vino italiano nel mondo e conquistare nuovi spazi di mercato. Oltre 30 delegazioni di paesi produttori di vino, con 14 ministri presenti, parteciperanno dall’11 al 13 aprile alla Wine Ministerial Meeting, conferenza internazionale sul vino e prima ministeriale dell’Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino (Oiv), presieduta dall’italiano Luigi Moio, che quest’anno celebra 100 anni di attività. Una riunione di due giorni, strategicamente organizzata tra la zona del Franciacorta (Brescia) e Verona (Vinitaly), dove i rappresentanti di Francia, Germania, Grecia, Spagna, Portogallo, Sud Africa, Nuova Zelanda e Cile visiteranno per la prima volta il quartiere fieristico e l’anteprima. Opera Wine per incontrare le 130 cantine italiane selezionate dalla rivista Wine Spectator. Target: produrre un documento finale con impegni precisi per tutti i paesi. “Obiettivo della prima conferenza che si svolge in Italia tra governi su questo tema è valorizzare la nostra economia, il lavoro e la sostenibilità ambientale di un prodotto caratteristico che è storia, cultura e anche benessere se consumato nelle giuste quantità”, ha spiegato il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, presentando l’iniziativa assieme al sottosegretario Patrizio La Pietra e ai presidenti di Oiv (Luigi Moio), Ice (Matteo Zoppas) e Veronafiere (Federico Bricolo). “Vogliamo promuovere il vino e tutelarlo come alimento di qualità. È un percorso che vede in prospettiva più unità dell’Europa, non basata su regole che mettono in ginocchio i produttori, ma per promuovere ciò che abbiamo di più prezioso”.

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