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“EN PRIMEUR”

Bordeaux: Château Margaux il migliore del 2023. Per i più, domanda stabile o in crescita sul 2022

Il sondaggio del Liv-Ex. Château Batailley al top per qualità-prezzo, Pomerol il miglior territorio, Neal Martin di “Vinous” il critico più influente
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Bordeaux “En Primeur”: Château Margaux il migliore del 2023, sondaggio Liv-Ex

Château Margaux è il vino migliore del 2023 di Bordeaux, per qualità, davanti a Cheval Blanc, Lafite Rothschild, Montrose, Canon, Vieux Château Certan, Mouton Rothschild, Figeac, Lafleur e Ausone. Château Batailley è indicato al top per qualità prezzo, davanti a Grand-Puy-Lacoste, Laroque, Pontet-Canet e Brane-Cantenac. Oltre il 36% degli intervistati ha votato Pomerol come la regione più impressionante nel 2023, davanti a Saint-Émilion e Paulliac. Neal Martin, di “Vinous”, rimane il critico più influente sul tema di “Bordeaux En Primeur” per il terzo anno consecutivo, seguito da William Kelley di “The Wine Advocate”, e ancora da Antonio Galloni, fondatore di “Vinous”, Lisa Perotti-Brown di “The Wine Independent”, e Jane Anson di “Inside Bordeaux”. I commercianti si aspettano che i prezzi di rilascio ex-négociant siano in media inferiori del 22,2% sullo scorso anno (come del resto sta avvenendo). E per un’annata, la 2023, che vede un punteggio medio di 94,5 punti, su 100, il 56,5% degli operatori si aspetta una domanda uguale o superiore al 2022 (esattamente divisi a metà), il 43,4% si aspetta un ribasso, ancora una volta con una divisione perfettamente equa tra chi prevede una domanda in contrazione fino al -20%, e chi fa previsioni anche peggiori. Sono i risultati del sondaggio del Liv-Ex tra i suoi membri, 620 operatori in 47 Paesi, che rappresentano, secondo la piattaforma londinese, il 90% del fatturato del vino nel mondo.
Risultati che seguono di qualche giorno i primi rilasci dei prezzi da parte degli châteaux, che sembrano andare nella direzione auspicata dal trade di un calo importante dei prezzi, per far ripartire un mercato che, negli ultimi mesi, aveva dato segnali di appannamento. Di ieri, per esempio, il primo “Premier Cru Classé” ad aver scoperto le carte, ovvero Château Lafite Rothschild. Che ha messo il suo Lafite Rothschild 2023 a 396 euro a bottiglia “ex négociant” e a 4.920 sterline alla cassa per il trade internazionale, a -31,7% sul 2022. Un rilascio significativo e che segna la rotta, e che arriva dalla cantina, Château Lafite Rothschild, che ha mosso più valore nel 2023 su Liv-Ex, e che ha ribassato anche il suo secondo vino, il Carruades de Lafite 2023, a 145 euro a bottiglia “ex négociant” (-19,4% sul 2022), e a 1.860 sterline a cassa (-17,6%).
Un segnale netto, che segue quello lanciato da altri châteaux, seppure di valore diverso, tra quelli che hanno già comunicato i loro prezzi, come fatto, nei giorni scorsi, da Château Léoville-Las-Cases, uno dei marchi più in vista di Bordeaux, uscito con il prezzo di 138 euro a bottiglia “ex négociant” e di 1.662 sterline per una cassa da 12 bottiglie per il trade internazionale, in entrambi i casi con un ribasso del 40%, e con ribassi tra il -27% ed il -30% anche da parte di Château Pontet-Canet e Château L’Évangile, e, oggi, di Château La Lagune e Château Talbot, con diminuzioni di prezzo di oltre il -20%, tra gli altri.

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