La tendenza, ormai, è certa: i vini dell’annata 2023 di Bordeaux “En Primeur” vivono un trend di prezzo in netto ribasso, nella maggior parte dei casi tra il -25% ed il -30% per gli châteaux più abbordabili, quelli, semplificando, che vanno da 30 a 50 euro a bottiglia, e con listini a -40% per i big. Una risposta chiara e generalizzata alle richieste del mercato, e forse anche un ritorno a livelli più normali, dopo i prezzi arrivati alle stelle, negli ultimi anni, anche per un po’ di speculazione finanziaria sui vini bordolesi, come già accaduto, nel recente passato, per i vini di Borgogna. Con un effetto tutto da decifrare, ancora, sul mercato del vino più in generale, visto il peso, anche come “trend setter”, che ha sempre rivestivo Bordeaux, con il suo blasone ed i suoi volumi.
In ogni caso, tra i grandi nomi della Gironda, se il primo ad aver scoperto le carte è stato Château Lafite Rothschild, che ha messo il suo Lafite Rothschild 2023 a 396 euro a bottiglia “ex négociant” e a 4.920 sterline alla cassa per il trade internazionale, a -31,7% sul 2022, nei giorni scorsi è arrivato anche il rilascio di Château Mouton Rothschild, che ha fissato il suo prezzo a 324 euro “ex-négociant”, a -37,2% sul 2022, e a 4.068 sterline a cassa per il trade internazionale, a -34,6%. A ridurre il prezzo significativamente è stato anche Château Angelus, con la sua 2023 a 260 euro a bottiglia (-25,7%), e 3.120 sterline a cassa (-27,4%).
E tutti con ribassi tra il -15% ed il -20%, sono arrivati anche i rilasci dei ben più economici Château Lafon-Rochet, Château Cantemerle, Château Chasse-Spleen, Château d’Armailhac e Château Haut-Batailley, oltre a quelli che abbiamo già riportato su WineNews.
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