É la prima pelle vegana realizzata con gli scarti d’uva dello Champagne: l’idea nasce da una collaborazione tra la blasonata Maison Veuve Cliquot e la stilista inglese Stella McCartney, direttore creativo dell’omonima casa di moda. La collaborazione tra le due aziende (entrambe di proprietà del gruppo del lusso francese LVMH) è iniziata a novembre 2023, dando vita alle creazioni appena uscite per la collezione Spring/Summer 2024: tre iconiche borse “Frayme”, due modelli di sandali con zeppa “Elyse” realizzati con sughero riciclato raccolto dalle bottiglie di Veuve Clicquot, ed un portabottiglie con all’interno una bottiglia di Veuve Clicquot Yellow Label.
Il materiale riciclato che viene utilizzato è costituito dai raspi d’uva raccolti a mano che provengono, con piena tracciabilità, dal vigneto Grand Cru di Bouzy nella Champagne, certificato per il suo rispetto dell’ambiente, che Madame Clicquot stessa acquistò 200 anni fa.
“Sono entusiasta di far parte di questa collaborazione senza precedenti tra una Maison di moda e una Maison di Champagne, legate dalle nostre passioni comuni per la sostenibilità, l’artigianato e l’innovazione - ha affermato la stilista Stella McCartney - il nuovo portabottiglie è il connubio perfetto tra la mia visione cruelty-free e gli incredibili ingredienti naturali di Veuve Clicquot, utilizzando gli scarti per creare un'alternativa di lusso circolare alla pelle animale, che può essere facilmente sviluppata rivoluzionando così il settore. Non si può davvero notare la differenza: questo è un mondo migliore”. La stilista è da sempre nota per il suo impegno verso l’ambiente e i diritti degli animali: da sempre utilizza per le sue collezioni pellami vegetali, oltre ad essere vegana e promotrice di un’alimentazione senza prodotti animali (nel Regno Unito ha lanciato da qualche anno l’iniziativa “Meat Free Monday”, insieme a suo padre Paul McCartney, per ridurre il consumo di carne nelle scuole). “Questa collaborazione con Stella McCartney incarna il nostro impegno per un futuro più responsabile - ha affermato Jean-Marc Gallot, ceo di Veuve Clicquot - dai vigneti alle innovazioni di prodotto, la nostra forza trainante si articola attorno al progresso condiviso, aperto e collettivo”. Ma come viene prodotta la pelle vegana? L’azienda preleva i raspi dagli scarti del Pinot Nero nel vigneto Veuve Clicquot a Bouzy e li trasforma in polvere, che viene integrata nel tessuto per creare la pelle vegana. Il risultato è progettato per apparire, sentirsi e durare come la vera pelle, con una finitura di fascia alta.
Il team di Veuve Clicquot ha condotto negli ultimi dieci anni numerose ricerche sui materiali di prossima generazione: nel 2010 hanno introdotto gli imballaggi realizzati con scarti vegetali ed oggi le confezioni regalo sono realizzate con la canapa, una pianta che rigenera il suolo e fissa la CO2.
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