Portare nel territori “le voci” di chi racconta il vino nei mercati, e promuovere il vino stesso dove lo si consuma, a partire dai ristoranti, che in ogni dove sono il canale che crea il maggior valore aggiunto, economico e di immagine, per i produttori. Una strada che sempre più territori e Consorzi stanno battendo con convinzione. E se, nei giorni scorsi, nei ristoranti Usa, il protagonista è stato il Franciacorta, che è anche diventato partner della Guida Michelin negli States, ora è il Soave a fare rotta su Londra, in quel mercato Uk che vale il 14% delle esportazioni del celebre bianco veneto, che vede finire nel mondo la metà dei 40 milioni di bottiglie prodotte ogni anno. Dove si è concluso, da pochi giorni, un “significativo tour, coordinato dal Consorzio di tutela in collaborazione con la Master of Wine Sarah Abbott, che ha visto la partecipazione di testate come Decanter, Harpers, The Guardian, The Telegraph, solo per citare alcuni dei giornali più noti e autorevoli. Tra i temi condivisi con i giornalisti inglesi, le potenzialità delle Unità Geografiche Aggiuntive (Uga), la capacità di evoluzione negli anni da parte del vino Soave, l’importanza del paesaggio del Soave quale patrimonio agricolo di rilevanza mondiale (Giahs)”, sottolinea il Consorzio.
“La piazza inglese è da sempre strategica per il Soave - evidenzia il presidente del Consorzio, Cristian Ridolfi - da sempre gli inglesi amano il nostro vino bianco e lo acquistano con costanza, e di questo ci danno conferma immediata le aziende che lì esportano. Va poi tenuto in considerazione un altro aspetto fondamentale: Londra è la capitale europea che più di ogni altra anticipa e poi detta mode e trend di consumo. Per questa ragione riteniamo fondamentale operare su questo mercato con azioni mirate, esattamente centrate sui target di nostro interesse”. E, proprio a Londra, il 24 giugno, sarà di scena un vero e proprio “restaurant tour” dedicato ad una selezionata rosa di buyer inglesi, che potranno provare le differenti interpretazioni del Soave abbinate alle innumerevoli cucine dal mondo che la piazza di Londra è in grado di offrire. “Sarà una preziosa occasione di dialogo e di confronto direttamente con gli operatori, in collaborazione con Corinna Gianesini, divulgatrice e wine educator, per andare più in profondità sulla “versatilità del Soave”, per aggiornarsi rispetto ai progressi della denominazione e per scoprire nuove aziende da inserire in carta vini”; il 26 giugno, invece, avrà luogo una masterclass, rivolta agli operatori del comparto horeca, guidata da Filippo Bartolotta, giornalista e divulgatore, per “scattare una sorta di istantanea” della denominazione del Soave, evidenziando i picchi qualitativi che la caratterizzano attraverso un vero e proprio viaggio da ovest, suolo marcatamente calcareo, ad est, zona invece a matrice vulcanica.
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