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AMBIENTE

Alla Fao 70 milioni di dollari per contrastare climate change e degrado territoriale in 28 Paesi

I progetti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura ricevono fondi e sostegno dal Global Environment Facility
CLIMATE CHANGE, FAO, Global Environment Facility, Archivio
Global Environment Facility: 70 milioni di dollari per i progetti salva-clima Fao

Un sostegno di 70 milioni di dollari per i progetti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao) in 28 Paesi volti a garantire una maggiore resilienza di fronte ai cambiamenti climatici e al degrado del territorio. Approvati dal Global Environment Facility (Gef) per affrontare in particolare le questioni di sostenibilità urbana, gestione delle acque sotterranee, perdita di biodiversità, cambiamento climatico e degrado del territorio, “queste iniziative contribuiranno ad aumentare la resilienza di coloro che sono in prima linea nel cambiamento climatico”, commenta il vice-direttore generale della Fao Maria Helena Semedo.
Tre i progetti in Algeria, Cile e Zimbabwe che stanno portando avanti il lavoro dell’organizzazione sui sistemi agroalimentari urbani, inclusa l’iniziativa Città Verdi, che unisce 20 Paesi e 9 agenzie (tra cui la stessa Fao) per catalizzare la trasformazione verso sviluppi urbani rispettosi della natura, resilienti al clima e a zero emissioni di carbonio.
Sette paesi dell’America centrale - Belize, Costa Rica, Repubblica Dominicana, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama - invece, collaboreranno ad un progetto che migliorerà la biodiversità, la sicurezza idrica e l’economia blu di 12 grandi bacini idrografici e dei grandi ecosistemi marini dei Caraibi e del Pacifico, per un totale di oltre 1,8 milioni di ettari di aree protette terrestri e marine, con il ripristino di 300 ettari di zone umide, migliorando le pratiche su oltre 353.000 ettari di paesaggi e apportando benefici diretti a 350.000 persone.
Infine, l’organizzazione si adopererà per facilitare l’adattamento di Angola e Tanzania al cambiamento climatico mediante approcci basati sulle comunità, puntando a migliorare la gestione, rispettivamente, di 250.000 e 20.000 ettari di territorio.

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