Il problema del reclutamento della manodopera nei campi, sempre più straniera ed extra-comunitaria, e la sicurezza nel lavoro agricolo, sono temi universali, che non riguardano solo l’Italia, o le filiere meno redditizie. In Francia, per esempio, nell’ottobre 2023, il sindacato Cgt Champagne aveva sollevato la questione, ricorrente, di vendemmiatori sistemati in alloggi ritenuti indecenti, pagamenti mai arrivati, e persino casi di decesso collegati alle condizioni di lavoro. Una situazione minoritaria, va detto, nel ricchissimo territorio del più celebre spumante francese, ma non per questo da sottovalutare. Nei mesi seguenti, l’Interprofessione del territorio, riunita nel Comitè Champagne, dopo aver subito condannato gli episodi in oggetto, si è messa a lavoro con quattro tavoli strategici, su accoglienza, condizioni di lavoro, salute e sicurezza dei vendemmiatori, garanzie sull’offerta dei prestatori di servizi e agevolazione del reclutamento, annunciando novità prima della vendemmia 2024, per la gestione di un fenomeno che ogni anno, nella Regione, mobilita 100.000 lavoratori stagionali. E ora le novità, come promesso, arrivano, con la presentazione del piano “Ensemble pour les vendanges en Champagne”, “Insieme per la vendemmia in Champagne”; un piano, presentato in queste ore, che prevede iniziative a breve e a lungo termine, per migliorare gli “standard” della filiera della Champagne, supervisionare e coordinare l’andamento della vendemmia tra tutte le parti coinvolte, con una chiamata all’azione per collettiva per migliorare le condizioni di lavoro e sicurezza in vendemmia, basata su tre parole chiave: “preparare, proteggere, reagire”. Un lavoro frutto di oltre 100 incontri con tutte le parti interessante, che ha portato alla creazione di piani di azione e di strumenti nuovi. La priorità, spiega una nota, è stata data alla salute e alla sicurezza dei lavoratori stagionali, attraverso quattro iniziative. La creazione di guide e strumenti per prepararsi al lavoro di vendemmia, che verranno pubblicate e aggiornate ogni anno, per informare i lavoratori non solo sugli aspetti tecnici e sulle norme di sicurezza, ma anhce sui loro diritti e sulle regole da seguire; l’introduzione di una guida alle “best practice”, che vanno oltre gli aspetti legali e normativi; un accordo firmato tra il Comitè Champagne, la Union des Maisons di Champagne e il Syndacat Géneral des Vignerons con il dipartimento locale dei Vigili del Fuoco per fare corsi di formazione ai lavoratori, ai loro supervisori e anche alle agenzie di servizi; il rafforzamento della rete di vigilanza locale, invitando tutti gli itermediari, compresi i sindaci dei comuni interessati, a segnalare eventuali problemi che i lavoratori stagionali possono incontrare, soprattutto in termini di alloggio. Ma grande attenzione è riservata anche alla supervisione dei “fornitori di servizi”, con la creazione, per esempio, della piattaforma VitiArgos, che consente ai fornitori di servizi di registrarsi e di effettuare una sorta i “autodiagnosi online delle loro pratiche”, e che permette ai datori di lavoro di verificare la registrazione dei fornitori di servizi e il loro impegno prima di firmare un contratto. Inoltre, il Comité Champagne ha incoraggiato e sostenuto la formazione di un sindacato dei fornitori di servizi, riuniti nella sezione “Champagne” di recente creazione della Fédération Nationale des Entrepreneurs des territoires (Federazione nazionale degli imprenditori dei territori) del distretto della Marna, anche per creare misure che attirino i lavoratori stagionali, anche a livello locale. Ed inoltre, è stata firmata una partnership con l’Università di Reims Champagne-Ardenne (Urca) per incoraggiare il reclutamento di studenti durante la vendemmia e sono state implementate sinergie con la Neoma Business School per comunicare le offerte di lavoro agli studenti. Ed è stata rafforzata la partnership con France Travail. Si sta inoltre sperimentando un programma per incoraggiare l’assunzione di persone disoccupate, in particolare di coloro che ricevono l’indennità Rsa (reddito di solidarietà). Tutto questo, sarà monitorato con attenzione durante la vendemmia, ed è stato istituito anche un un gruppo di lavoro che si riunirà quotidianamente durante la raccolta, a cui siederanno il Comitè Champagne, la polizia ed i Vigili del Fuoco, per condividere informazioni, raccogliere eventuali allarmi e agire in poche ore se la situazione lo richiede. Ed ancora, il Comité Champagne sta mettendo a disposizione di tutti i viticoltori un “portale meteo” ad hoc, capace di lanciare allarmi in caso di maltempo (gelate, grandine), ma anche di caldo estremo, per aiutare a mettere in atto le misure necessarie. La filiera, insomma, ha chiesto una maggiore supervisione e controllo durante la vendemmia, per evitare il ripetersi di incidenti, e la prefettura ha assicurato che fornirà le risorse necessarie. Il successo della vendemmia si basa sulla responsabilità del settore, sull’impegno individuale di ogni professionista e su un maggiore sostegno da parte degli enti governativi. “Tutte le misure presentate oggi sono il risultato del lavoro svolto dall’ottobre 2023 per sviluppare questo piano d’azione senza precedenti e necessario. Vorremmo rendere omaggio al coinvolgimento del Governo nel nostro lavoro, con il sostegno del Ministro francese del Lavoro, della Salute e della Solidarietà, Catherine Vautrin. Il Comité Champagne si è assunto le proprie responsabilità collettive mettendo in campo strumenti concreti. Ora contiamo sul sostegno di tutti per garantire che le pratiche individuali siano all’altezza dell’eccellenza della nostra denominazione”, affermano Maxime Toubart e David Chatillon, coopresidenti del Comité Champagne. Intanto, sempre nell’ottica della salute e della sostenibilità, si attende il via libera dall’Inao (il “Comitato vini” di Francia, ndr, allo stop dell’uso del Glifosato e di altri erbicidi nell’interfila tra i vigneti della denominazione, dal 2025, misura votata in aprile dall’Unione Generale dei Viticoltori (Svg), e appoggiata dallo stesso Comitè Champagne.
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