Quello tra vino e arte non è più solo un legame dovuto alla reciproca ispirazione. Il rapporto tra due delle più antiche passioni umane, è andato ben oltre, tanto che se, oggi, sempre più produttori si affidano all’arte per raccontare i valori culturali che stanno dietro alla nascita dei loro vini - come riportiamo puntualmente su WineNews - per l’arte contemporanea le cantine sono diventate nuovi spazi espositivi, arrivando ad ospitare personali degli artisti più famosi, interessati anche al pubblico degli eno-appassionati. Un connubio che si rinnova, in Farina Wines, tra le più storiche cantine della Valpolicella Classica, con 100 anni di tradizione vitivinicola, che, nel progetto “Art Ferment”, nato nel 2023, con l’intento di offrire un’esperienza di scoperta del suo mondo, in cui l’arte, la cultura enologica e il territorio dialogano creando un racconto in cui l’innovazione, la sostenibilità e la sperimentazione assumono nuove forme, in collaborazione con ArteRicambi Gallery di Verona, ospita una mostra fotografica in cinque scatti di Roberto Bigano (da oggi a settembre), artista eclettico di rilievo internazionale che spazia dallo still life alla riproduzione di opere d’arte per “costruire” una rappresentazione che si avvicini il più possibile all’ideale di bellezza universale che si unisce all’arte di fare vino, a partire dall’Amarone.
Grazie ad “Art Ferment”, Farina Wines attinge alle moderne e vivaci espressioni dell’arte contemporanea, per far vivere ad appassionati e curiosi gli ambienti della cantina: i visitatori vengono accolti, al loro ingresso nella corte del Cinquecento di “casa” Farina, dall’importante scultura “Libri di Piombo” dedicata al poeta ebreo Paul Celan, creata da uno dei più importanti artisti contemporanei, Anselm Kiefer, celebrato proprio quest’anno dal docufilm “Anselm” del grande regista Wim Wenders e dalla mostra-evento “Angeli caduti” in Palazzo Strozzi a Firenze (fino al 21 luglio).
Farina Wines, guidata dalla quarta generazione di famiglia rappresentata dai cugini Elena e Claudio Farina, negli ultimi 20 anni ha intrapreso ingenti investimenti tra cui un importante progetto architettonico che ha ridisegnato gli spazi storici della Tenuta e creato nuovi ambienti. Acciaio, legno, cemento e ceramica sono i materiali utilizzati oggi per l’affinamento dei vini della cantina, offrendo notevoli spunti di attualità enologica, in particolare nello scenario della produzione dei vini della Valpolicella, e nei quali le opere di arte contemporanea trovano una perfetta collazione.
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