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I CONTI DEL VINO

Anche il lusso soffre: calo a doppia cifra per la divisione “Wine & Spirits” di Lvmh

I primi 6 mesi 2024 a -12% sul 2023 (a 2,8 miliardi di euro), a fronte di un fatturato di gruppo sostanzialmente in linea (41,6 miliardi di euro)
BERNARD ARNAULT, Bordeaux, BORGOGNA, CHAMPAGNE, FATTURATO, GRUPPO LVMH, LUSSO, WINE & SPIRITS, Mondo
Calo a doppia cifra per il “Wine & Spirits” di Lvmh

Neanche il lusso è immune dalle tensioni economiche e geopolitiche di questi tempi. Lo testimoniano ancora una volta i conti di Lvmh, il colosso del lusso controllato dalla famiglia Arnault. I dati dei primi 6 mesi 2024 sulla prima metà 2023, riportano di un fatturato in calo del -1% per il gruppo (mentre la crescita organica è dichiarata a +2%, ndr), a quota 41,6 miliardi di euro. Gli unici settori del gruppo in crescita sono quello di profumi e cosmetici (+3%, a 4,1 miliardi euro), e quello del retail specializzato (+3%, a 8,6 miliardi di euro), mentre tutto il resto è in calo. E se nei conti pesa soprattutto il -2% della moda e della pelletteria, che rappresenta quasi la metà del fatturato del gruppo (a 20,7 miliardi di euro nei primi 6 mesi 2024 sul 2023), il settore “Wine & Spirits” (che conta brand che vanno da Moët & Chandon a Krug, da Cheval Blanc a Château d’Yquem, da Ruinart a Dom Pérignon, da Domaine des Lambrays a Veuve Cliquot, da Cloudy Bay a Bodega Numanthia, da Terrazza de Los Andes ad Ao Yun) è quello che fa peggio di tutti, con un calo pesante del fatturato, in doppia cifra, del -12%, a 2,8 miliardi di euro. I profitti netti del gruppo (comunque a 10,6 miliardi di euro) sono in calo del -8%, e quelli del segmento “Wine & Spirits” segnano un -26%, fermando l’utile a 777 milioni di euro. Con il settore vini e Champagne che fa segnare un -8% (a 1,39 miliardi di euro), e quello di Cognac e spirits il -10% (a 1,41 miliardi di euro).
“Lo Champagne è in calo, riflettendo la normalizzazione in corso della domanda post-Covid, ma è rimasto significativamente più in alto rispetto al 2019. Inoltre, l’inizio dell’anno è stato confrontato con un buon primo semestre 2023. Il Cognac Hennessy è stato frenato dalla debole domanda locale nel mercato cinese, mentre gli Stati Uniti hanno visto un ritorno alla crescita dei volumi di vendita nel secondo trimestre, in un mercato che è rimasto cauto. Per quanto riguarda i vini rosati della Provenza, Château d’Esclans ha accelerato la sua espansione internazionale, mentre la prestigiosa Tenuta Minuty si è consolidata per la prima volta nei conti”, spiega una nota del gruppo. Che, in ogni caso, guarda con positività alla seconda metà del 2024, come spiegato dal Ceo Lvmh, Bernard Arnault.

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