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CAMBIAMENTO CLIMATICO

Concorso fotografico “Pau Roca” by Oiv: ecco i migliori scatti sull’impatto del clima nei vigneti

Promosso per i 100 anni dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, dimostra come l’arte può comunicare con forza un tema così critico

Ritrarre in modo creativo l’impatto del cambiamento climatico su vigneti e vignaioli. È quanto si era prefissata l’Oiv, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, nel lanciare il concorso fotografico “Pau Roca” per celebrare i 100 anni dalla sua fondazione. E dopo aver ricevuto quasi 70 opere presentate da fotografi professionisti e dilettanti da tutto il mondo, la giuria (composta da esperti del settore vitivinicolo e della comunità fotografica, tra cui il vicedirettore Oiv, Yann Juban, il fotografo professionista e vincitore del premio Oiv nel 2021, Christophe Deschanel, il fondatore e Ceo di “Vinos de la Luz”, Ricardo Fernández Núñez, e l’esperto di viticoltura Oiv, Benjamin Bois) ha selezionato le migliori immagini che meglio incarnavano il tema del contest: “Il settore vitivinicolo di fronte al cambiamento climatico”. A vincere il primo premio è stata “The Blur” (“La Sfocatura”), immagine scattata dall’ungherese Kristian Kielmayer: nella motivazione si legge come, “catturata durante un tramonto nella regione vinicola di Somlo, in Ungheria, questa fotografia contrappone l’immobilità e il movimento di una singola foglia di vite e secondo il fotografo simboleggia la bellezza mozzafiato del pianeta, evidenziandone al contempo la delicata fragilità”.
Secondo posto per “Global Warming” (“Riscaldamento globale”) del francese Michel Joly, “avvincente immagine che ritrae il vigneron Jean mentre ripara i pali del suo vigneto a Savigny-lès-Beaune, in Francia. Scattata sotto un sole intenso e fuori stagione, la scena riflette le crescenti sfide poste dalle condizioni climatiche estreme”.
Ultimo gradino del podio sempre appannaggio di un fotografo transalpino. Si tratta di “Vine Leaf in Ice” (“Foglia di vite nel ghiaccio”) scattata da Christophe Der, e che la giuria ha reputato una “rappresentazione artistica degli effetti del cambiamento climatico, questa fotografia illustra come lo sviluppo prematuro della vite renda la pianta vulnerabile alle gelate tardive, cogliendo l’intersezione tra arte e consapevolezza ambientale”.
Menzione speciale, invece, per “Flooded vineyards in Bourgueil” (“Vigneti allagati a Bourgueil”) dello svedese Per Karlsson: “questa suggestiva fotografia immortala le viti di Cabernet Franc a Bourgueil (regione vinicola nella Valle della Loira, ndr) con le radici sommerse dall’acqua dopo che le forti piogge hanno causato l’allagamento del vigneto. L’immagine evidenzia in modo toccante le crescenti sfide degli eventi meteorologici estremi e il loro impatto sulla viticoltura”.
Yann Juban, vicedirettore generale Oiv, ha sottolineato come queste fotografie “mostrino l’impatto del settore vitivinicolo di fronte a una delle più grandi sfide del nostro tempo: il cambiamento climatico” e che “è stimolante vedere come l’arte possa comunicare con forza un tema così critico, celebrando al contempo la bellezza e la ricchezza della viticoltura”. Le fotografie vincitrici saranno esposte all’Hotel Bouchu dit d’Esterno, la nuova sede Oiv a Digione, in Francia (oltre a essere visibili sul sito web ufficiale e sulle piattaforme dei social media dell’Organizzazione).

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