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ECONOMIA

Euipo e Dg Agri rafforzano la protezione per le Ig europee, che valgono 80 miliardi di euro

Firmato l’accordo aggiornato a Bruxelles, con cinque punti salienti, che mirano a garantire un migliore accesso del pubblico alle informazioni

Un “tesoro” da difendere e da tutelare, fatto di eccellenze enogastronomiche che esprimono storia, cultura ed identità di un territorio, “smuovendo” anche un giro d’affari significativo. Nei Paesi europei si contano un totale di 3.197 cibi e vini certificati Dop, Igp ed Stg, a cui si aggiungono 249 bevande spiritose Ig, per un totale di 3.446 Indicazioni Geografiche, per un valore stimato di 80 miliardi di euro. Il vino ha un peso determinante (54%) con le Dop e Igp (1.629) che superano i 43 miliardi in Europa. Cifre quindi rilevanti che vedono l’Italia, con un totale di 856 cibi e vini certificati, il Paese leader in Europa per prodotti Dop Igp Stg, a cui si aggiungono 35 bevande spiritose Ig, per un totale di 891 Indicazioni Geografiche. A livello economico, secondo le ultime stime dell’Osservatorio Ismea-Qualivita, il settore del cibo e vino Dop Igp in Italia vale 20,19 miliardi di euro (11,3 solo di vino), per un valore complessivo del settore delle Indicazioni Geografiche pari a 20,34 miliardi di euro nel Belpaese. E a tutela di questa ricchezza diffusa, dopo la riforma del regolamento europeo sulle Indicazioni Geografiche pubblicato ad aprile 2024, l’Euipo (l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale) e la Dg Agri (la Direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione Europea) ribadiscono la loro cooperazione per proteggere il ricco patrimonio europeo di indicazioni geografiche.
In un incontro andato in scena a Bruxelles, nei giorni scorsi, è stato firmato un accordo aggiornato che si basa su anni di cooperazione, allineando gli sforzi mirati a migliorare la protezione e la gestione delle Indicazioni Geografiche (Ig) dei prodotti agricoli, dei vini e delle bevande spiritose nell’Unione Europea. L’accordo riveduto rafforza gli obiettivi chiave della collaborazione tra le due realtà, e comprende la cooperazione nel settore delle Ig e della banca dati “GI View”, nonché la collaborazione in materia di comunicazione, attività di formazione e applicazione delle norme. Lo scopo è quello di stabilire i termini per la collaborazione nella gestione e nel rafforzamento delle Indicazioni Geografiche nell’Unione Europea e oltre.
Gli aggiornamenti riflettono le modifiche apportate al quadro delle Ig dell’Ue, in linea con le responsabilità affidate all’Euipo dal nuovo regolamento sulle Ig agricole, entrato in vigore lo scorso maggio. Cinque i punti salienti dell’accordo rivisto che includono il registro dell’Unione con l’Euipo che è ora responsabile della tenuta e dell’aggiornamento delle Ig del registro dell’Unione per i prodotti agricoli, i vini e le bevande spiritose; e poi il sistema di allerta per i nomi di dominio con entrambe le entità che esamineranno la possibilità di estenderlo per includere le Ig, al fine di prevenire l’uso improprio online; ed ancora, le pratiche d’esame per le Ig, la valutazione preliminare delle domande, la cooperazione con l’Ompi e l’Atto di Ginevra e la definizione di linee guida per le Ig sia agricole che artigianali e industriali. Spazio anche per la formazione e sensibilizzazione con programmi, studi, valutazioni e seminari migliorati per promuovere la collaborazione con le autorità nazionali e le parti interessate, e la comunicazione congiunta e la trasparenza attraverso attività per aumentare la consapevolezza e la fiducia del pubblico nel sistema delle Ig. Intensificando la cooperazione, Euipo e Dg Agri mirano a garantire un migliore accesso del pubblico alle informazioni sulle Ig, segnando un ulteriore passo in avanti nella protezione delle tradizioni europee e nella valorizzazione delle Ig sia per i consumatori che per i produttori.
“L’accordo modificato - ha spiegato il direttore esecutivo dell’Euipo, João Negrão - segna un passo significativo nell’impegno dell’Ue a proteggere il patrimonio unico europeo di Indicazioni Geografiche. Assistendo la Commissione Europea, stiamo rafforzando insieme gli strumenti necessari per salvaguardare le tradizioni e la qualità che le Ig rappresentano, garantendo che prosperino in un mercato globale sempre più competitivo”.

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