Venticinque miliardi di dollari. Tanto dovrebbe valere, secondo le previsioni degli esperti di mercato di InsightAce Analytic, il mercato del vino biologico entro il 2030. Ovverosia, si tratterebbe quasi di veder triplicare il valore entro 5 anni dal momento che, secondo una stima del 2021, il settore attualmente vale 9 miliardi di dollari. Il successo del comparto, spiegano gli analisti, sarebbe legato alla crescente attenzione dei consumatori per la propria salute e alla ricerca di uno stile di vita sempre più sano. Il vino biologico, prodotto attraverso uve coltivate senza fertilizzanti o trattamenti chimici, è pertanto considerato un valido alleato, soprattutto dai più giovani, come rivela lo studio: il salutismo nelle nuove generazioni è particolarmente diffuso e questa fascia di popolazione mostra una particolare attenzione e attrazione per i prodotti biologici, di cui il vino non fa eccezione.
Secondo la ricerca, riportata da “Le Figaro Vin”, i giovani prediligono una filosofia sull’alcol fondata sul consumo ragionato, ma di alta qualità. Questa tendenza riguarda soprattutto i ragazzi di Stati Uniti, Regno Unito e Australia, il cui 30% dei consumatori di vino tra i 25 e i 40 anni considera i vini biologici, per l’appunto, di qualità superiore. Addirittura, nel 2021, gli Usa sono stati identificati come il terzo maggior consumatore mondiale di vino rosso biologico.
Dal punto di vista della produzione, la stragrande maggioranza dei vini biologici proviene naturalmente dall’Europa: Francia e Italia, in particolare, sono grandi produttori anche in virtù del clima favorevole di cui beneficiano e necessario per questo tipo di viticoltura. L’investimento dei due Paesi nel vino biologico è a sua volta legato alla presa di coscienza sulle problematiche sanitarie e ambientali, da parte sia dei produttori che dei consumatori.
Un settore che sarà protagonista a Montpellier al “Millésime Bio” 2025 (27-29 gennaio), il Salone francese del vino biologico, con 1.500 espositori provenienti dalle regioni vinicole della Francia e da 20 Paesi del mondo, tra cui l’Italia, aspettando l’evento di riferimento mondiale nel Belpaese, la “Slow Wine Fair” 2025 a BolognaFiere, dal 23 al 25 febbraio, con la direzione artistica di Slow Food e in contemporanea con Sana Food.
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