La Bialetti, “culla” della moka, disegnata nel 1933 da Alfonso Bialetti e diventata un rito quotidiano del caffè, prima per le famiglie italiane, e poi per quelle del mondo, parlerà ufficialmente cinese. La società lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, riporta l’Ansa, ha perfezionato la sottoscrizione di un contratto di compravendita per l’acquisto del 78,567% delle azioni di Bialetti. Successivamente sarà lanciata l’Opa per il delisting dalla Borsa di Milano. In particolare, un primo accordo è stato raggiunto da Nuo Capital con Bialetti Investimenti e Bialetti Holding per l’acquisto del 59,002% delle azioni, per un corrispettivo di 47,3 milioni di euro. Un secondo contratto di compravendita è stato stipulato, invece, con Sculptor Ristretto Investment, per l’acquisto di circa il 19,565% per un corrispettivo complessivo di 5,7 milioni di euro.
I contratti di compravendita, riporta ancora l’Ansa, prevedono pertanto che Nuo Octagon, anche tramite altra società direttamente o indirettamente controllata e designata dalla stessa quale acquirente, acquisti dai venditori una partecipazione complessiva del 78,567% del capitale sociale di Bialetti. Il closing è previsto entro la fine di giugno 2025. Successivamente promuoverà un’offerta pubblica di acquisto totalitaria sulle azioni di Bialetti quotate a Piazza Affari, con un corrispettivo non inferiore a 0,467 euro per azione, per poi procede al delisting delle azioni Bialetti.
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