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SALUTE PUBBLICA

L’Italia potrebbe essere il primo Paese al mondo a riconoscere per legge l’obesità come malattia

La Camera approva la proposta che ora passa in Senato. Nel Belpaese quattro adulti su dieci sono in eccesso ponderale
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L’Italia verso il riconoscimento per legge dell’obesità come malattia

L’Italia potrebbe diventare il primo Paese al mondo a riconoscere l’obesità come malattia. Dopo l’approvazione, oggi, alla Camera a Roma, della proposta di legge su “Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità”, infatti, con 155 voti favorevoli, 103 astenuti e nessun voto contrario, il testo passa ora all’esame del Senato, che potrà approvarlo o modificarlo (in quest’ultimo caso il testo tornerebbe di nuovo all’esame della Camera, ndr) . “A partire dal 2019, mi sono impegnato a coinvolgere il mondo scientifico e universitario, quello medico e le associazioni dei pazienti e dei cittadini, scrivendo insieme e portando in approvazione unanime una mozione in quest’Aula. Oggi quella mozione e quell’impegno diventano legge - ha detto Roberto Pella, capogruppo di Forza Italia alla Camera e primo firmatario della proposta di legge - l’obesità è un tema di grande attualità, perché rappresenta un problema rilevantissimo di salute pubblica e di spesa per il Servizio sanitario nazionale, anche in virtù delle sue complicanze, dal diabete ai tumori e alle malattie cardiovascolari”.
In Italia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), attualmente 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale (la condizione in cui il peso corporeo supera il range considerato sano per la propria altezza e costituzione, ndr): di questi, 3 risultano in sovrappeso e 1 obeso, con Indice di massa corporea maggiore o uguale a 30. Si tratta di una caratteristica più frequente tra gli uomini rispetto alle donne (52% contro 34%), tra le persone con difficoltà economiche (52% tra chi riferisce di avere molte difficoltà economiche ad arrivare a fine mese contro il 39% tra chi non ne ha) e tra le persone con un basso livello di istruzione (63% tra chi ha la licenza elementare contro il 32% di laureati). L’eccesso ponderale aumenta con l’età, ma diventa una condizione meno frequente superati i 75 anni.
“Anche l’obesità infantile è una questione urgente e preoccupante: circa il 19% dei bambini tra gli 8 e 9 anni di età è in sovrappeso e il 9,8% risulta affetto da obesità - ha aggiunto Pella - e il World Obesity Atlas prevede che l’impatto economico globale del sovrappeso e dell’obesità raggiungerà 4,32 trilioni di dollari all’anno entro il 2035, se le misure di prevenzione e cura non miglioreranno”.
Palla dunque al Senato, ora, per approvare o modificare la proposta di legge che prevede il riconoscimento dell’obesità come malattia, inserendo le prestazioni assistenziali nei Lea e ponendole a carico del Servizio sanitario. Il testo si caratterizza per un approccio di lotta alla patologia che comprende prevenzione, cura e sensibilizzazione sociale.

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