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LA CURIOSITÀ

Un gelato che corre a tutta velocità: “Lec” by Leclerc conquista i mercati al suo debutto

Il brand realizzato insieme a Federico Grom, Guido Martinetti e Nicolas Todt, ha fatturato 3 milioni di euro nel 2024, tra Italia e Francia

Sulle tribune il suo nome è sempre tra i più acclamati, il piede “pesante”, il coraggio e il carisma ne fanno un idolo del grande popolo dei ferraristi in ogni angolo del pianeta. Ma se il campionato mondiale di Formula 1 per Charles Leclerc non è iniziato nel migliore dei modi, tanto che è ancora alla ricerca del primo successo, l’asso monegasco, che attende con trepidazione il Gp di Montecarlo, quello di “casa” per lui, in calendario il 25 maggio, può consolarsi con una notizia “dolce”: ad un anno dal suo lancio, il gelato Lec, brand nato da un’idea dello stesso Leclerc (il gelato è il suo dolce preferito) e realizzato insieme a Federico Grom, Guido Martinetti e Nicolas Todt, fa il suo primo bilancio, più che positivo, visto che nel 2024 il fatturato complessivo è stato di circa 3 milioni di euro, con 500.000 barattoli venduti, di cui il 25% al di fuori dell’Italia, e con due mercati raggiunti (Italia ad aprile e Francia a luglio).
Per il “gelato senza rimpianti” - contiene al massimo 399 Kcal per barattolo (460 ml) - la distribuzione ponderata, spiega una nota, ha raggiunto il 10%, mentre in Francia si è attestata al 3%. Ciononostante, “Lec” ha registrato in Italia rotazioni per punto vendita fino al 150% superiori ai brand più affermati del mercato, con un’incidenza promozionale nettamente inferiore alla media di categoria: solo il 22% dei volumi venduti in promozione in Italia e nessuna attività promozionale in Francia.
Una storia “dolce”, quella di Lec, e che si lega anche al mondo del vino: Federico Grom e Guido Martinetti, figlio di Franco, noto commerciante di vini piemontese, dopo aver venduto nel 2015 alla multinazionale Unilever la catena di gelaterie Grom, si sono infatti dedicati alla vitivinicoltura mantenendo le loro radici imprenditoriali legate al Piemonte. La loro cantina è Mura Mura e si trova a Montegrosso d’Asti (un’acquisizione risalente al 2008, puntando, allora. sul frutteto aziendale per la produzione dei loro sorbetti). Oggi, l’azienda conta su una moderna cantina, inaugurata nel 2019, e oltre 15 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 40.000 bottiglie, incentrata soprattutto su Barbera e Grignolino, ma anche Ruchè e Moscato, non dimenticando i 4 ettari a Barbaresco - con i cru Roncaglie, Starderi, Currà e Serragrilli - e quello a Serralunga d’Alba, nel cuore del Barolo, nel cru di Sorano. E proprio durante un pranzo tra Leclerc e Grom, è nata la scintilla “per Lec”: creare un gelato capace di conciliare piacere assoluto e scelte alimentari consapevoli.
Il primo obiettivo per il 2025 è raggiungere il milione di unità vendute dal lancio del brand, mentre il secondo, ancora più ambizioso, è venderne un milione nell’anno solare. La crescita sarà sostenuta dall’espansione distributiva sia in Italia che in Francia, grazie a nuovi accordi con i principali gruppi della grande distribuzione anche in nuove aree geografiche, e da un’ulteriore apertura internazionale: a febbraio Lec ha debuttato nel Regno Unito, partendo da 14 città tra cui Londra, in collaborazione con un partner di spesa online.
“Lec - racconta Federico Grom, co-fondatore del brand - nasce da un’intuizione semplice, ma potentissima: rendere accessibile un gelato davvero buono anche a chi fa scelte alimentari consapevoli, senza rinunciare al piacere. Volevamo creare qualcosa di inedito e innovativo in questo campo, e la risposta del mercato è stata molto positiva”.

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