Consolidare i mercati esteri più di successo e raccontare il territorio attraverso uno dei prodotti alimentari più rappresentativi e famosi del made in Italy, anche e soprattutto oltreoceano. E nel farlo, andare a inserirsi nella lega professionistica sportiva americana più ricca e seguita degli Stati Uniti: ovvero la National Football League (Nfl), che organizza il campionato di football americano, lo sport nazionale più amato negli States. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano, direttamente dalla Summer Fancy Food, una delle più importanti fiere di settore al mondo che si chiude, oggi, a New York, ha annunciato una partnership pluriennale con i New York Jets, uno dei team più famosi e tifati in Usa (e, in proporzione, anche nel resto del mondo) e che - facendo seguito alla sponsorizzazione ufficiale del Miami Open 2025 - prevede un piano di marketing che comprenderà integrazioni digitali e social per tutta la stagione, tailgates sponsorizzati dal marchio, degustazioni per i media e creatività dedicata nelle piattaforme mediatiche, dei social media e nel MetLife Stadium, lo stadio newyorkese casa dei Jets in coabitazione con i rivali Giants.
“Nel prossimo futuro, il Consorzio dovrà sempre più investire sulla crescita nei mercati esteri, in primis gli Stati Uniti, che rappresentano il futuro della nostra Dop - spiega il presidente Nicola Bertinelli (qui l’intervista a WineNews) - pertanto, il possibile incremento dei dazi sul Parmigiano Reggiano di certo non ci rallegra, ma il nostro è un prodotto premium e faremo il possibile affinché l’aumento del prezzo non porti a una sostanziale riduzione dei consumi”.
I numeri, in ogni caso, parlano chiaro. La Dop negli Usa ha il principale mercato estero che vale il 22,5% della quota export totale: nel 2024 sono state esportate oltre 16.000 tonnellate, con un aumento del +13,4% sul 2023. Inoltre, a livello di sell-out, nel primo quadrimestre 2025 il Parmigiano Reggiano ha continuato a crescere del +9% in linea con i mesi precedenti.
“La concorrenza con i parmesan americani non è reale, dato che copre meno dell’8% del mercato dei formaggi duri e viene venduto a un prezzo doppio - continua Bertinelli - negli Usa chi lo compra fa una scelta consapevole: ha infatti un 92% di mercato di alternative che costano 2-3 volte meno. Imporre dazi ulteriori su un prodotto come il Parmigiano Reggiano aumenterebbe solo il prezzo per i consumatori americani, senza proteggere realmente i produttori locali: sarebbe dunque una scelta che danneggia tutti. Con gli Usa occorre intavolare un dialogo che non va condotto bilateralmente dai singoli Paesi, ma dall’Unione Europea”.
Un accordo, quello raggiunto dai Jets e dal Consorzio del Parmigiano Reggiano, ben accolto anche dal Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida: “le Indicazioni Geografiche non rappresentano una forma di “protezionismo”, ma il modo di valorizzare il territorio nel quale si lavorano eccellenze frutto di storia, tradizione, innovazione e ricerca - scrive su Facebook - il Consorzio del Parmigiano Reggiano è un simbolo di questo modello e negli Usa primeggia anche nella capacità di promuoversi con idee nuove. Il casco a “forma” di Parmigiano accompagnerà una delle più seguite squadre di football americano di New York. Usiamo anche questo se serve ad affrontare le sfide per rendere più forte il nostro export e dare valore ai nostri prodotti”. Anche per Stefano Bonaccini, presidente del Partito Democratico ed ex governatore della Regione Emilia-Romagna, terra della Dop,“la nuova partnership pluriennale del Parmigiano Reggiano con la mitica squadra di football americano dei New York Jets - dice sui social - è il simbolo di una strategia sempre più integrata tra food, sport e comunicazione globale”.
E strategica è proprio la scelta di puntare sul football americano, uno sport di nicchia per gli italiani, ma ultra-popolare negli Stati Uniti, con l’obiettivo di consolidare il marchio oltreoceano e ribadire la sua unicità, talvolta negli Usa osteggiata dall’Italian Sounding e da quel parmesan che niente ha a che vedere con il Parmigiano Reggiano. Curiosa, in questo senso, sarà la partita di preseason che i Jets disputeranno il prossimo 8 settembre in casa dei Green Bay Packers, in Wisconsin, uno degli Stati Usa in prima linea nella realizzazione di formaggi “tipo italiano” insieme alla California e New York (per l’appunto) e che ha ormai superato nella produzione i veri formaggi statunitensi come Cheddar, Colby, Monterrey e Jack. Non a caso i tifosi del team sono conosciuti come “cheeseheads” (“teste di formaggio”), tanto che il latticino è praticamente uno dei simboli del club e sulle tribune si vedono spesso tifosi che indossano in testa dei triangoli di gommapiuma, simili a grosse fette di formaggio. E se dal punto di vista tecnico i Packers sono una squadra più forte dei Jets, il paragone tra i due formaggi in qualche modo rappresentativi dei due club, da adesso in poi diventa clamorosamente sbilanciato verso la franchigia di New York.
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