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ATTUALITÀ

Von der Leyen: “abbiamo semplificato la Pac. Sui dazi raggiunto il miglior accordo possibile”

Nel discorso annuale pronunciato a Strasburgo dalla presidente della Commissione Ue, tra i temi trattati anche quelli legati all’agricoltura e al cibo
AGRICOLTURA, CIBO, COMMISSIONE UE, DAZI, GREEN DEAL, PAC, UE, URSULA VON DER LEYEN, Non Solo Vino
Ursula von der Leyen a Strasburgo

Nel suo atteso intervento, oggi a Strasburgo, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha pronunciato il discorso annuale, al Parlamento Europeo, sullo stato dell’Unione con le priorità per i prossimi mesi. Tra i tanti temi trattati c’è stato spazio anche per l’agricoltura, argomento delicato, considerando le recenti proteste e malumori da parte del settore che hanno riguardato, ad esempio, la Pac, o l’accordo, che ha diviso le opinioni, sul Mercosur o per i dazi arrivati dagli States. Von der Leyen ha dedicato una riflessione al cibo, spiegando che “in Europa, abbiamo accesso a cibo di alta qualità che i nostri eccellenti agricoltori e pescatori producono a prezzi accessibili. Sono anche i custodi delle nostre terre e dei nostri oceani, della nostra biodiversità, la chiave della nostra sicurezza alimentare. Ma si trovano ad affrontare ostacoli: dagli elevati costi dei fattori di produzione alla burocrazia o alla concorrenza sleale. Stiamo agendo su tutti questi fronti. Abbiamo semplificato la Pac: meno burocrazia e più fiducia. Abbiamo vincolato il sostegno al reddito nel prossimo Mff (il Multiannual Financial Framework, quadro finanziario pluriennale, ndr) e ci siamo assicurati che i finanziamenti possano essere integrati da dotazioni nazionali e regionali. Ma i nostri agricoltori hanno bisogno di una concorrenza leale e di condizioni di parità, questo è essenziale. È per questo che l’accordo commerciale con il Mercosur prevede solide misure di salvaguardia, sostenute da risorse finanziarie qualora si renda necessaria una compensazione”. Von der Leyen ha aggiunto che “dobbiamo anche rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare, per troppo tempo il loro duro lavoro non ha dato i suoi frutti. Gli agricoltori hanno diritto a un prezzo equo per il loro cibo e a un giusto profitto per le loro famiglie. Esamineremo l’attuazione della nostra legislazione sulle pratiche commerciali sleali e interverremo laddove necessario. E oggi posso anche annunciare che aumenteremo il nostro budget promozionale per lanciare una nuova campagna “Buy European food” perché possiamo affermare con orgoglio che il nostro cibo europeo è il migliore al mondo”.
Riguardo il Green Deal, altro argomento discusso dal mondo agricolo, “siamo saldamente sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo del 2030 di ridurre le emissioni di almeno il 55%. Questa è la forza del Green Deal europeo. E dobbiamo mantenere la rotta sui nostri obiettivi climatici e ambientali”. E quindi “ecco perché la Commissione ha proposto traguardi per il 2040, dieci anni dopo l’accordo di Parigi. So che molti sono preoccupati per l’entità della sfida che ci attende. La transizione deve sostenere le persone e rafforzare l’industria, ciò significa anche catalizzare un aumento massiccio degli investimenti pubblici e privati. Aprire mercati guida per prodotti circolari e puliti, in grado di creare posti di lavoro e promuovere gli investimenti in Europa, garantire una transizione giusta per tutti, ad esempio con il Fondo sociale per il clima. Garantire condizioni di parità a livello globale, in particolare promuovendo la fissazione del prezzo del carbonio. L’Europa deve proteggere le sue industrie, stanno facendo la cosa giusta per decarbonizzare. E dovrebbero essere premiate e incentivate: altrimenti rischiamo di dipendere dall’importazione dell’acciaio di cui hanno bisogno le nostre case automobilistiche o dei fertilizzanti di cui hanno bisogno i nostri agricoltori”.
Spazio anche per i dazi Usa (al 15%, anche per il vino) con l’accordo raggiunto tra Europa e Stati Uniti che è stato uno degli argomenti di dibattito dell’ultimo periodo. “Quando parliamo di competitività e indipendenza, dobbiamo parlare delle nostre relazioni con gli Stati Uniti - ha detto von der Leyen - ho sentito molte cose sull’accordo che abbiamo raggiunto quest’estate. Capisco le reazioni iniziali. Quindi, permettetemi di essere chiara il più possibile. Il nostro rapporto commerciale con gli Stati Uniti è il più importante, esportiamo merci negli Stati Uniti per un valore di oltre 500 miliardi di euro ogni anno. Milioni di posti di lavoro dipendono da questo. Come presidente della Commissione, non metterò mai a repentaglio i posti di lavoro o i mezzi di sussistenza delle persone. Per questo motivo abbiamo raggiunto un accordo per mantenere l’accesso al mercato per le nostre industrie. E abbiamo garantito all’Europa il miglior accordo possibile mettendo le nostre aziende in una posizione di relativo vantaggio perché alcuni dei nostri concorrenti diretti devono affrontare tariffe statunitensi molto più elevate. E voglio essere chiarissima su un punto: che si tratti di regolamentazione ambientale o digitale, siamo noi a stabilire i nostri standard, siamo noi a stabilire le nostre normative. L’Europa deciderà sempre da sola”.

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